Tra Cerveteri e Ladispoli c’è un eden naturalistico incoronato proprio in questi giorni come l’oasi più bella d’Italia per fare birdwatching. ...
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A conferire la maglia rosa a Torre Flavia, ultimo lembo delle antiche paludi maremmane, è l’associazione di naturalisti Ebn Italia. La partita tra le tre aree in nominations- oltre a Torre Flavia, Valle Cavanata in Friuli Venezia Giulia e la Gravina di Laterza in Provincia di Taranto- è stata combattuta e aperta fino all’ultimo voto ma l’oasi ne è uscita vincitrice. Poche decine di ettari incontaminati e delimitati dal mare e dalle dune che racchiudono una straordinaria ricchezza faunistica, soprattutto uccelli.
In tutte le stagioni si possono trascorrere giornate col naso all’insù alla scoperta di specie stanziali o migranti: Cavalieri d’Italia, Germani reale, Codoni e Alzavole ma anche Berte maggiori e Gabbiani corsi, solo per fare qualche esempio.
La palude di Torre Flavia è una zona umida di grande importanza per la tutela dell'avifauna ma anche per la conservazione di una delle rare tracce dell’antico ambiente costiero, con dune sabbiose e un ampio sistema di laghi, stagni costieri e acquitrini, grandi foreste di pianura. Storicamente, Torre Flavia è un monumento di epoca romana, più volte restaurato nel Medioevo e ricostruita da Flavio Orsini nel XVI secolo. Di epoca in epoca, rimase a guardia di quella porzione di costa, solo il bombardamento degli alleati nel 1943 la danneggiò gravemente.
Assegnando il premio “Vota l´Oasi più bella per il birdwatching” a Torre Flavia, l’associazione di Ebn Italia Birdwatching ha voluto tributare un riconoscimento a questo prezioso angolo del Lazio, sottolineando che la strada giusta per la conservazione «è intrecciata a quelle della divulgazione, della fruizione e della didattica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero