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Tutto un altro Tevere: a circa un’ora dalla Capitale, nel cuore della Sabina, la Riserva Naturale Regionale Nazzano, Tevere-Farfa è l’ideale per trascorrere qualche ora nel finesettimana a contatto con la natura e il silenzio, complice il meraviglioso panorama del Tevere e delle sue acque, qui ancora limpide. L'interno della Riserva (che è anche il paradiso laziale del birdwatching) offre ai visitatori panorami unici, fra isolotti, canneti e uccelli acquatici.
Nazzano, mille modi diversi per vivere la natura
La Riserva si presta a facili camminate di hiking in pianura, per gli amanti dell’escursionismo, ma anche a divertenti gite in mountain bike o in ebike. Lungo i sentieri si incontrano fattorie e allevamenti di cavalli e fagiani, che rievocano paesaggi agresti dal fascino antico. E per gli amanti della navigazione c’è la possibilità di un giro in battello, ideale per chi è patito di fotografia naturale e vuole immortalare i paesaggi circostanti e i borghi che si affacciano in collina lungo il percorso: come Nazzano Romano, dominato dal maestoso Castello Savelli.
I castelli più belli, quelli più instagrammabili e quelli più infestati del mondo
1. Navigare sul Tevere: in battello lungo i placidi paesaggi del fiume
Le gite che si possono fare in battello, su prenotazione, hanno diverse durate in base al percorso: si può scegliere l'itinerario di circa un'ora (compreso fra l'approdo di Nazzano e quello di Torrita Tiberina), oppure si può optare per il percorso più lungo, raggiungendo l'approdo situato sotto Sant'Oreste.
2. Dedicarsi al birdwatching alla ricerca di aironi e cormorani
Nella Riserva, lungo i vari sentieri, ci sono capanni di osservazione in cui, per la gioia di grandi e piccini, ci si può sedere per osservare, dalle fessure nel legno, gli uccelli acquatici che frequentano il fiume in quest’area. Alcuni uccelli sono sempre presenti, altri sono migratori, perciò frequentano la Riserva solo in determinati periodi dell'anno. E’ consigliabile dirigere l’osservazione, meglio ancora se con un binocolo, anche verso le chiome degli alberi, dove è possibile notare parecchie specie di uccelli che qui nidificano. La Riserva è il regno del nibbio bruno, ma anche di aironi cenerini, germani reali, cormorani, falchi pellegrini e molte altre specie. Ottimi per il birdwatching sono i periodi di settembre e ottobre, così come i mesi che vanno da febbraio ad aprile. E' in questi periodi, infatti, che avvengono le migrazioni verso il Sud e verso il Nord della maggior parte delle specie di esemplari acquatici che fanno tappa nella Riserva.
Una barca di marmo nei boschi del Viterbese nascosta in una tenuta dei Monti Cimini
3. Fare breath walking nel verde, oppure esplorare la Riserva in ebike
All'interno della Riserva è disponibile il noleggio delle biciclette. La Cooperativa Le Mille e una notte, inoltre, organizza visite guidate, per singoli o per gruppi di turisti, famiglie e comitive (su prenotazione: www.lemilleeunanotte.coop). Nelle aree picnic sul fiume, sempre attenti a non lasciare nessun rifiuto in giro, è possibile, inoltre, cucinare presso i punti barbecue. Ma si può anche gustare la cucina locale presso uno degli agriturismi presenti. In alcune strutture è possibile perfino pernottare. La Riserva, aperta tutti i giorni dall'alba al tramonto, costituisce un ottimo e salutare ambiente per praticare sport o yoga a diretto contatto con la natura. Nel più assoluto rispetto della fauna e flora locale, è possibile dedicarsi all'escursionismo o alla pesca regolamentata, così come andare in bicicletta o fare soste all’insegna del fitness durante il percorso a piedi. Ci sono infatti appositi punti in cui, con l’ausilio di installazioni che ricordano una palestra en plein air, si possono fare flessioni o esercizi per l’equilibrio e la schiena, ideali da abbinare a stretching, meditazione outdoor o breath walking, la camminata consapevole che potenzia al massimo l’energia grazie a precise tecniche di respirazione.
Il Messaggero