Miami-Cuba, sulla nuova rotta si prepara a salpare la prima nave da crociera americana

Una nave da crociera della Carnival Corporation
La rotta dei viaggi clandestini dopo più di mezzo secolo potrebbe diventare un percorso di linea ufficiale: la compagnia di navigazione Carnival Corporation annuncia che dalla...

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La rotta dei viaggi clandestini dopo più di mezzo secolo potrebbe diventare un percorso di linea ufficiale: la compagnia di navigazione Carnival Corporation annuncia che dalla primavera del 2016 partiranno i collegamenti via mare tra Miami e Cuba con i traghetti. Miami, enclave degli esuli cubani negli scorsi decenni e sede della più ampia comunità anticastrista del continente, si candida così a diventare il principale porto di imbarco per i cittadini statunitensi che vogliono finalmente visitare l’isola della Revolucion.




Dopo la storica ripresa delle relazioni diplomatiche tra Washington e l’Avana, mancava ancora l’abbattimento dei confini via mare tra le Nazioni storicamente nemiche dall’embargo del 1960. Il primo a mettersi in moto è stato il più grande operatore americano, che ha ottenuto il via libera dal governo di Washington. Si attende l’approvazione dell’Avana, ma sono già stati fissati prezzi e calendario delle crociere. Carnival offrirà ai cittadini americani pacchetti di sette giorni con partenze due volte alla settimana dal porto di Miami.



Per i viaggi a Cuba si utilizzerà una nave, l’Adonia, da circa settecento passeggeri, più piccola dei colossi dei mari che normalmente possono ospitare fino a tremila persone, ma, assicura la compagnia, la domanda negli Stati Uniti per visitare Cuba in crociera è molto alta. Il viaggio sarà sottoposto ad alcuni vincoli: almeno otto ore al giorno saranno dedicate ad attività culturali sull’isola, a bordo non ci sarà il Casinò e non saranno toccati porti intermedi. Queste regole sono state imposte perché l’Avana consente la presenza di americani a Cuba non per motivi turistici, ma solo umanitari e culturali. Se arriverà, come è sicura Carnival, l’approvazione, le trasferte dovranno essere comunque sottoposte a una serie di limitazioni.



Il prezzo base deciso per sette giorni a Cuba è di 2.990 dollari, tasse portuali escluse. Secondo i calcoli del governo cubano, se verranno allentate le restrizioni ai viaggi turistici a Cuba, il volume di turisti americani ogni anno potrebbe superare il milione e mezzo di presenze. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero