Si potrebbe chiamare sindrome Furio. Come il personaggio di Carlo Verdone in "Bianco, rosso e Verdone" (1981), che chiamava l'ACI, il «Servizio...
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Ce lo dice la ricerca Monitor Allianz Global Assistance, condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora. Il 61% degli italiani è infliuenzato dalle previsioni meteo, mentre per il 16% il tempo è il principale fattore da considerare in vista di un viaggio. La rilevanza del fattore “clima” nella scelta della meta turistica varia anche lungo lo stivale: i più condizionati sono i napoletani (67%), seguono padovani (65%) e fiorentini (63%). Quasi disinteressati i milanesi (58%), e i romani e bolognesi (entrambi 59%).
Non sono da meno i genitori che viaggiano con i figli: il 62% ha ammesso che risiede nel clima uno fra i principali fattori da considerare nella scelta del viaggio. Nello specifico i genitori di bambini under 12 si dicono più condizionati (69%) dei genitori dei teenager (55%) o delle persone senza figli (59%).
Oltre alla sindrome Furio, una delle ragioni di questo utilizzo risiede nei mezzi informativi, tanti e sempre aggiornati: il 53% degli italiani individua nel web il mezzo prediletto per consultare il meteo, anche se molti optano per la doppia preferenza, scegliendo anche le app dedicate (46%) e la televisione (31%). Solo il 5% consulta le previsioni su un giornale cartaceo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero