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Maestose gole di roccia dove l’auto sembra solo un puntino che viaggia sulle curve strada: sembrerebbe il Karakorum, eppure non siamo a nord ovest dell'Himalaya ma in Abruzzo, a un paio d’ore da Roma. Qui le Gole del Sagittario rappresentano un “unicum” di paesaggio che si presta ad una gita di una giornata ideale per gli appassionati di fotografia naturale e gli amanti del trekking. L’autunno è la stagione migliore per un’escursione in quest’area, complice la tavolozza di colori degli alberi in pieno foliage.
Gole del fiume Sagittario, luoghi del silenzio e non solo
L’itinerario che vi suggeriamo attraversa le Gole del fiume Sagittario, fra piccole gallerie per le automobili scavate nella roccia e paesaggi mozzafiato, per passare dal Lago di San Domenico (che prende il nome dall’Eremo omonimo), dove c’è anche un’area picnic con tavoli all’aperto e un chiosco, e arrivare poi a Villalago, annoverato ufficialmente fra i Borghi più Belli d’Italia. Un territorio tutto da scoprire, a piedi o in mountain bike.
Eremiti per un giorno: all'interno della Grotta di San Domenico
La sosta più “iconica” lungo la Valle del Sagittario è senza dubbio l’Eremo di San Domenico, che si specchia sulle acque del Lago omonimo. Per arrivarci bisogna percorrere l’autostrada A25 Roma Pescara, imboccare l’uscita verso Cocullo e percorrere poi la SP 479 per giungere a destinazione. Qui, si stima intorno all’anno Mille, il monaco benedettino San Domenico di Sora si ritirò in solitudine, per meditare e fare penitenza nella grotta, oggi visitabile dopo aver percorso la navata della chiesetta dedicata al Santo e una scalinata nella pietra. Nella Grotta, su un giaciglio di roccia vicino ad una piccola sorgente, San Domenico ebbe le sue visioni estatiche. Qui leggende, religiosità e storia si intersecano fra loro, e si tramanda che il Santo abbia compiuto i suoi miracoli fra i boschi che circondano l’Eremo: come salvare un fanciullo addentato da un lupo, punire "l’ingordo laico" trasformando in serpenti i pesci nascosti, salvare un ragazzo da una brutta caduta da una quercia, rendendolo illeso. Quando San Domenico fece di questa grotta il suo romitorio, nella località chiamata Prato Cardoso, il laghetto (prima della costruzione dell’attuale diga) era in realtà intitolato a San Luigi. Solo molto tempo dopo la costruzione dell’Oratorio (divenuto nei secoli la chiesetta attuale) da parte di San Domenico stesso, il vescovo di Valva e Sulmona decise di dedicare il lago proprio a San Domenico, nel 1746. La “Grotta Santa” è meta di fedeli e pellegrini ed è considerata uno dei luoghi sacri più affascinanti dell’Abruzzo. Il Lago è il regno di anatre e oche cignoidi.
Sosta da Buongustai a Villalago, per assaggiare le pacchiarozze
Villalago (AQ), che domina sulla montagna a 930 metri di altirtudine il Lago di San Domenico con il rispettivo Eremo, fa parte della rete dei Borghi più Belli d’Italia.
Esperienze "slow": trekking nella Valle del Sagittario
Per chi ama l’escursionismo, il “forest bathing” o la mountain bike nella Riserva Naturale Gole del Sagittario c’è solo l’imbarazzo della scelta tra gli itinerari percorribili, da godere senza fretta, all'insegna della modalità "slow tourism". Fra i più suggestivi? Il Sentiero degli Aceri, che si prende poco prima di arrivare (da Roma) all’Eremo di San Domenico: questo percorso è lungo 1,5 km circa, attraversa paesaggi naturali incontaminati e termina a ridosso di un costone roccioso. Adatto a tutti, anche ai bambini a partire dai 4 anni, è il Sentiero 52 che dal Lago San Domenico porta al borgo di Villalago: lungo questa passeggiata fra boschi e pinete è possibile ammirare scorci di grande fascino sulle Gole del Sagittario; il sentiero è piuttosto facile (difficoltà T, turistico), è lungo 3 km e presenta un dislivello di 130 metri. Un altro cammino molto interessante, per escursionisti più esperti, è il numero 16 che attraversa il suggestivo borgo di Castrovalva e la Fonte Celidonia fino a Frattura Vecchia, a quota 1.128 metri slm. Per info: www.riservagolesagittario.it.
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Il Messaggero