Papa Francesco parla del potere distruttivo del demonio sul mondo e prega per i carcerati

Papa Francesco parla del potere distruttivo del demonio sul mondo e prega per i carcerati
Città del Vaticano – C'è sempre il potere del diavolo, il suo accanimento verso gli uomini, la capacità subdola di deformare la realtà. La...

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Città del Vaticano – C'è sempre il potere del diavolo, il suo accanimento verso gli uomini, la capacità subdola di deformare la realtà. La messa del mattino che Papa Francesco ha celebrato alle ore 7 nella cappella di Santa Marta e diffusa via streaming si è concentrata su un tema assai caro alla predicazione di Bergoglio. Il demonio e il suo agire subdolo.


Le prime parole che il Papa ha pronunciato sono però andate ai malati del corona virus e per quanti sono colpiti dalla epidemia, ai carcerati che soffrono e ad Asia Bibi, la donna divenuta simbolo della persecuzione anticristiana in Pakistan che ha rischiato la pena di morte per il reato di blasfemia (era stata accusata di avere offeso Maometto e dopo diversi anni nel braccio della morte, questa mamma di cinque figli, è stata assolta dalla Corte Suprema).

L'occasione per tornare a parlare del demonio è il passo del Vangelo del giorno. Gesù che profetizza il suo destino di essere non solo ucciso, ma anche umiliato. Per Gesù «non è solo una sentenza a morte», ma «c’è di più, c’è l’umiliazione, c’è l’accanimento. E quando c’è accanimento nella persecuzione di un cristiano, c’è il demonio che ha due stili la seduzione delle promesse del mondo, e se questo non va l’accanimento (…) Non ha mezzi termini, il demonio. La superbia di lui è così grande che cerca di distruggere godendo la distruzione con l’accanimento. Pensiamo alla persecuzione di tanti santi, tanti cristiani, che non uccidono, ma lo fanno soffrire, e cercano per tutte le vie di umiliarli fino alla fine». Ma non bisogna confondere una semplice «persecuzione sociale, politica, religiosa con l’accanimento del diavolo. Il diavolo si accanisce per distruggere».


«Gesù parla di umiliazione, del proprio destino, e lì li chiedono apparenza, potere. Quella è la strada che il diavolo offre per allontanarsi di Cristo. L'auto realizzazione, il carrierismo, il successo mondano, sono tutte strade per coprire la croce di Gesù (...) Il Signore ci dia la grazia di discernere, il cammino del Signore che è croce, dal cammino del mondo che è vanità, apparire, maquillage».


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Il Messaggero