Da Fides un endorsemente all'operazione militare turca contro i curdi

Da Fides un endorsemente all'operazione militare turca contro i curdi
Città del Vaticano - Il Vaticano, attraverso l'agenzia Fides della Congregazione di Propaganda Fide, non solo non condanna apertamente l'uso di armi non...

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Città del Vaticano - Il Vaticano, attraverso l'agenzia Fides della Congregazione di Propaganda Fide, non solo non condanna apertamente l'uso di armi non convenzionali da parte dei turchi contro i curdi, e nemmeno l'invasione della Turchia in territorio siriano, ma - al contrario - sembra mettere in risalto una recente iniziativa interreligiosa  organizzata per esprimere vicinanza ai militari turchi per l'operazione bellica in corso.


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Rappresentanti qualificati delle comunità cristiane, ebraiche e musulmane presenti in Turchia hanno preso parte domenica 20 ottobre ad una iniziativa nel Monastero siro ortodosso di Deyrulzafaran, nei pressi della città di Mardin, sull’altopiano di Tur Abdin. «L’incontro - spiega Fides - è stato concepito come momento condiviso di spiritualità e di riflessione comune, con l’attenzione rivolta al contesto dell’operazione militare Sorgente di pace, messa in atto dall’esercito turco nei territori della Siria nord-orientale».

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«I presenti all’incontro - sottolinea l'agenzia vaticana- hanno espresso sentimenti di vicinanza spirituale ai militari coinvolti nell’operazione, e anche ai profughi siriani fuggiti in territorio turco durante il conflitto, esprimendo anche l’auspicio che i rifugiati venuti dalla Siria possano tornare alle proprie case il più rapidamente possibile. I presenti all’incontro hanno anche letto insieme il messaggio ad hoc inviato loro per l’occasione dal Presidente turco Erdogan». 

Come è noto - si legge sempre sull'agenzia vaticana Fides - «uno degli obiettivi dell’offensiva militare in Siria è quello di creare in territorio siriano un’area-cuscinetto dove poi trasferire una parte dei più di tre milioni di rifugiati siriani attualmente espatriati in territorio turco. Appare palese l’intento delle autorità turche volto a ottenere e pubblicizzare l’appoggio all’operazione Sorgente di pace, espresso anche dalle comunità religiose non musulmane presenti in Turchia».


All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, Korc Kasapoglu, Rappresentante del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, l’Arcivescovo armeno apostolico Sahak Masalyan, il Segretario del Rabbino Capo della Comunità Ebraica, Francois Yakan e il Mufti di Mardin Ismail Cicek, insieme a inviati delle comunità cristiane sire, assire e caldee. L’iniziativa interreligiosa è stata presieduta da Mor Philoxenus Saliba Ozmen, Metropolita siro ortodosso di Mardin e Diyarbakir Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero