Città del Vaticano - L'ambiente è agonizzante e reclama una soluzione globale. Ma i politici non ascoltano chi denuncia i cambiamenti climatici e la gente...
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Le parole usate da Francesco sono state durissime. «Serve la volontà reale di affrontare alla radice le cause degli sconvolgimenti climatici in atto. Non bastano impegni generici - parole, parole... - e non si può guardare solo al consenso immediato dei propri elettori o finanziatori. Occorre guardare lontano, altrimenti la storia non perdonerà. Serve lavorare oggi per il domani di tutti. I giovani e i poveri ce ne chiederanno conto. E’ la nostra sfida. Prendo una frase del teologo martire Dietrich Bonhoeffer: la nostra sfida, oggi, non è come ce la caviamo, come noi usciamo da questo; la nostra sfida vera è come potrà essere la vita della prossima generazione: dobbiamo pensare a quello!»
Francesco descrive una natura divorata dal profitto mentre «lo sguardo sulla realtà è sempre più rapido, distratto, superficiale; in poco tempo si bruciano le notizie e le foreste».
Ciò che è più grave,chiarisce il Papa, è che «con questo stile di vita si perdono le radici, si smarrisce la gratitudine per quello che c’è e per chi ce l’ha dato. Per non dimenticare, bisogna tornare a contemplare; per non distrarci in mille cose inutili, occorre ritrovare il silenzio; perché il cuore non diventi infermo, serve fermarsi».
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Il Messaggero