Il coronavirus come una delle piaghe inviate da Dio sugli uomini per convertirli. La singolare tesi arriva da Radio Maria, l'emittente cattolica con share altissimi a livello...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus, Franceschini: «Subito misure per il turismo». Confesercenti: «Più danni dell'11 settembre»
Si tratta di un avvertimento che arriva direttamente dalla vergine di Medjugorie e che sarebbe stato veicolato attraverso i veggenti in uno dei messaggi periodici. L'epidemia viene prima accostata simbolicamente a quelle raccontate dal Manzoni, nel 1600, alla peste nera che fu immortalata da Boccaccio nell'alto Medio Evo, e alla Spagnola che fece una ecatombe di morti nella prima decade del secolo scorso. Tutti segni, secondo padre Livio, per convertire l'umanità alla fede e al ritorno del sacro.
«La natura è ormai ostile a noi e con questo coronavirus abbiamo aperto gli occhi, perchè è arrivato in un momento propizio, basta ascoltare il messaggio della Madonna di Medjugorie dato a Ivan il 17 settembre, nel quale afferma che si sta realizzando il periodo di Satana». Quindi l'epidemia, prosegue il sacerdote, è vista come una punizione divina, un segnale di alerta, un avvertimento per indicare ai fedeli di ritornare alla via maestra.
Coronavirus, il servizio delle Iene: «I contagiati sarebbero due terzi in meno di quelli comunicati»
Padre Livio ricorda anche che la pandemia ha avuto avvio in Cina, un paese dove avvengono persecuzioni anticristiane e poi si è trasferito in Italia, dove il secolarismo sta cancellando i tratti del sacro e le radici della fede nazionale. «Si tratta di un ammonimento che ci dice che vi vuole poco per metterci in ginocchio» e che «bisogna tenere sempre in mano la corona del rosario» e che «il tempo dei segreti si avvicina e ci saranno cose terribili, come guerre, epidemie, sconvolgimenti della natura».
Il Messaggero