Città del Vaticano - Papa Francesco dopo l'incidente in piazza san Pietro con la donna asiatica alla quale ha assestato due sonori schiaffetti sulla mano, perdendo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli schiaffetti alla fedele invadente, il Papa si scusa: «Ho perso la pazienza»
Papa Francesco, ecco cosa ha detto la donna cinese: «Hold hold...» Nuovo video
Così il Papa si è avvicinato alla suora che ha abbracciato e baciato. Dietro di lui, a pochi centrimetri, c'erano il capo delle Guardi Svizzere (presente anche la sera del 31 dicembre in piazza san Pietro) e il nuovo comandante della Gendarmeria, Gianluca Gauzzi che hanno osservato la scena un po' perplessi.
L'ingresso del Papa nell'aula Paolo VI dove si è tenuta l'udienza generale del mercoledì, è stato salutato dal solito bagno di folla, solo che stamattina i suoi uomini di scorta sembravano marcare il Papa in modì più stretto, cercando di scoraggiare con la loro presenza tutti i fedeli che dietro le transenne di legno ogni volta cercano di acchiappare il pontefice per la manica e trascinarlo a sè per un saluto, una benedizione o un selfie.
Più tardi, durante l'udienza, il Papa ha commentato alcuni passi tratti dagli Atti degli Apostoli. «Paolo ci insegna a vivere le prove stringendoci a Cristo, per maturare la convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti e la certezza che chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo». Ricordando il naufragio di San Paolo a Malta, il pontefice ha lanciato un appello ai naufraghi di oggi, i migranti che attraversano il Mediterraneo per approdare sulle coste europee. «Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero