Ennesimo buco nell'acqua l'incontro tra Vaticano Lefebvriani, irriducibile divergenza dottrinale

Ennesimo buco nell'acqua l'incontro tra Vaticano Lefebvriani, irriducibile divergenza dottrinale
Città del Vaticano - Fumata nera. L'ennesima. «C'è una irriducibile divergenza dottrinale». L'incontro tra il nuovo capo dei...

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Città del Vaticano - Fumata nera. L'ennesima. «C'è una irriducibile divergenza dottrinale». L'incontro tra il nuovo capo dei Lefebrvriani, don Davide Pagliarani e il cardinale Luis Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede è finito con un buco nell'acqua. L’incontro aveva come scopo quello di fare il punto sulle relazioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X, dopo l’elezione del nuovo Superiore Generale nel luglio scorso. Papa Francesco vorrebbe fare rientrare lo scisma risalente alla prima metà degli anni Ottanta e ha proposto, come soluzione operativa, la possibilità per i Lefebvriani di diventare una Prelatura, un po' come l'Opus Dei. Il colloquio ha aiutato le parti a capire che il sentiero da percorrere per il futuro è ancora tutto in salita.


«Durante - si legge in un comunicato - l’incontro con le autorità romane, è stato ricordato che il problema di fondo è di natura squisitamente dottrinale, e né la Fraternità né Roma lo possono eludere. È proprio a causa di questa irriducibile divergenza dottrinale che tutti i tentativi di elaborare una bozza di dichiarazione dottrinale accettabile dalle due parti sono falliti negli ultimi sette anni. Per questo la questione dottrinale resta assolutamente primordiale. La Santa Sede stessa non dice nulla di diverso quando afferma solennemente che lo stabilimento di uno statuto giuridico per la Fraternità non si potrà fare se non dopo la firma di un documento di carattere dottrinale. Dunque tutto spinge la Fraternità a riprendere la discussione teologica, ben sapendo che Dio non le domanda necessariamente di convincere i suoi interlocutori, ma di offrire alla Chiesa la testimonianza incondizionata della Fede". Un dialogo tra sordi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero