Città del Vaticano – La missione in Sud Sudan si avvicina. Un sogno nel cassetto per Papa Francesco e l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby che hanno di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sudan, firmata "dichiarazione costituzionale": popolazione in festa
Il progetto è in cantiere da tempo ed è stato più volte rimandato per le condizioni di sicurezza che rendevano impossibile la realizzazione. Il pontefice e l'arcivescovo hanno commentato la situazione nel paese definendola «dolorosa». Alla guerra si unisce la situazione che si è venuta a creare con le inondazioni. Almeno 400 mila bambini necessitano di urgente assistenza sanitaria.
Nell'aprile scorso il Papa aveva ricevuto a Santa Marta il presidente sud sudanese Salva Kiir e il leader dell'opposizione armata Riek Machar per un ritiro spirituale durato alcuni giorni, al termine del quale era stata manifestata la volontà di procedere sul cammino della conciliazione nazionale. Papa Francesco si era chinato a baciare i piedi a Salva Kir, come mostrano le fotografie di quell'incontro che hanno subito fatto il giro del mondo.
Il Sudan volta pagina: via la Giunta militare, firmato l'accordo per la nuova Costituzione
A fine settembre Kiir e Machar hanno concordato di formare un governo di transizione entro il 12 novembre, come reso noto dal portavoce del governo Michael Makuei Lueth. L'accordo era arrivato nel corso di un primo faccia a faccia avvenuto a Giuba fra i due rivali per discutere le questioni rimaste in sospeso nell'ambito dell'accordo di pace rivitalizzato firmato nel 2018. Kir e Machar si erano incontrati per l'ultima volta ad aprile in Vaticano.
Il leader ribelle si trova attualmente in esilio in Sudan dopo essere fuggito in seguito alla recrudescenza degli scontri a Giuba nel luglio 2016 e non puo' mettere piede nei paesi Igad (Sud Sudan, Kenya, Uganda, Somalia, Eritrea, Gibuti ed Etiopia). Nel maggio scorso le parti in conflitto in Sud Sudan si sono riunite per due giorni ad Addis Abeba per discutere dello stato di attuazione dell'accordo di pace rinnovato, firmato nel settembre scorso, e delle misure per portarlo avanti. Il Sud Sudan e' sprofondato in una guerra civile nel dicembre 2013, quando Kir, di etnia dinka, ha accusato il suo vice Machar, di etnia nuer, di pianificare un colpo di stato. Il conflitto ha causato oltre 380 mila morti e quattro milioni di sfollati
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero