Città del Vaticano – Papa Francesco ringrazia per gli auguri che ha ricevuto. «Non posso rispondere a tutti, ma vi ringrazio ora» ha detto...
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Il primo presepe contro il gender gap in Vaticano, Giuseppe culla Gesù e Maria si riposa
Il Libro degli Atti degli Apostoli presenta il primo martire nei momenti finali della sua vita, quando viene catturato e lapidato. «Nel clima gioioso del Natale, questa memoria del primo cristiano ucciso per la fede potrebbe apparire fuori luogo. Tuttavia, proprio nella prospettiva della fede, l’odierna celebrazione si pone in sintonia con il vero significato del Natale. Nel martirio di Stefano, infatti, la violenza è sconfitta dall’amore, la morte dalla vita: egli, nell’ora della testimonianza suprema, contempla i cieli aperti e dona ai persecutori il suo perdono» ha detto Papa Francesco affacciandosi dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico.
«La sua testimonianza, culminata nel martirio -ha aggiunto - è fonte di ispirazione per il rinnovamento delle nostre comunità cristiane. Esse sono chiamate a diventare sempre più missionarie, tutte protese all’evangelizzazione, decise a raggiungere gli uomini e le donne nelle periferie esistenziali e geografiche, dove più c’è sete di speranza e di salvezza. Comunità che non seguono la logica mondana, che non mettono al centro sé stesse, la propria immagine, ma unicamente la gloria di Dio e il bene della gente, specialmente dei piccoli e dei poveri».
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Il Messaggero