Papa Francesco ricorda che Gesù Bambino fu profugo, anche lui fuggiva da guerre e fame

Papa Francesco ricorda che Gesù Bambino fu profugo, anche lui fuggiva da guerre e fame
Città del Vaticano  - Ormai quasi ogni giorno Papa Francesco coglie l’occasione per martellare sul tema dei migranti. Stamattina ha affrontato l’argomento...

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Città del Vaticano  - Ormai quasi ogni giorno Papa Francesco coglie l’occasione per martellare sul tema dei migranti. Stamattina ha affrontato l’argomento ricordando che anche il piccolo Gesù, con la Santa Famiglia, «visse l’angoscia della persecuzione» e dovette rifugiarsi in Egitto: per questo il Natale deve far riflettere sui tanti migranti e profughi - uomini, donne e bambini - in fuga «dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici». Il Papa non fa distinzione tra migranti economici e rifugiati, ma del resto  è un approccio che in Vaticano sembra superato, come è stato recentemente illustrato anche dal dicastero per lo Sviluppo Integrale, alla vigilia della conferenza di Marrakesh per il Global compact.


Durante l’udienza nella Sala Clementina agli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, una iniziativa benefica a favore della Fondazione pontificia Scholas Occurrentes e della Fondazione salesiana Missioni Don Bosco Francesco ha affrontato l’argomento partendo dal legame tra la carità e il Natale. «Quest’anno, in particolare, ci chiama ariflettere sulla situazione di tanti uomini, donne e bambini del nostro tempo - migranti, profughi e rifugiati - in marcia per fuggire dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici. Per lasciare tutto - casa, parenti, patria - e affrontare l’ignoto, bisogna avere patito una situazione molto pesante!», ha rimarcato Francesco. Una situazione che gli ha ricordato quella della Sacra Famiglia «quando l’ira violenta di Erode si abbatté  sul territorio di Betlemme e la Santa Famiglia di Nazareth visse l’angoscia della persecuzione e, guidata da Dio, si rifugiò in Egitto. Il piccolo Gesù ci ricorda così che la metà  dei profughi di oggi, nel mondo, sono bambini, incolpevoli vittime delle ingiustizie umane».
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Il Messaggero