Città del Vaticano - Anche il linguaggio può scivolare progressivamente nel superficiale se non si sta attenti. Per esempio può svuotare di sostanza un...
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«A me non piace dire 'migrantì: a me piace più dire 'persone migrantì. Sapete perché? Perché 'migrantì è un aggettivo, invece 'personè è un sostantivo. Noi siamo caduti nella 'cultura dell'aggettivò: usiamo tanti aggettivi e dimentichiamo tante volte i sostantivi, cioè la sostanza. L'aggettivo va attaccato a un sostantivo, a una persona. Cioè migrante no, una persona migrante. Così c'è rispetto, per non cadere in questa cultura dell'aggettivo, che è troppo liquida, troppo gassosa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero