Papa Francesco cambia idea e non andrà al Vertice Onu sul clima. Parolin alla guida della delegazione

Città del Vaticano – Giallo sul dietrofront di Papa Francesco che ha declinato all'ultimo minuto l'invito a partecipare ll'apertura dei lavori della Cop26...

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Città del Vaticano – Giallo sul dietrofront di Papa Francesco che ha declinato all'ultimo minuto l'invito a partecipare ll'apertura dei lavori della Cop26 di Glasgow, in Scozia. Il summit sull'ambiente che dovrebbe riprendere in mano gli accordi di Parigi sulle emissioni di C02 ritenute responsabili del riscaldamento terrestre, vedrà solo la presenza di una delegazione diplomatica della Santa Sede guidata dal cardinale Pietro Parolin. Spetterà al segretario di Stato vaticano esercitare la moral suasion sui governi per aiutare a trovare un nuovo accordo.

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Ad accantonare definitivamente l'ipotesi circolata con grande insistenza sulla visita papale a Glasgow è stato il direttore della sala stampa vaticana che, rispondendo alle domande dei giornalisti circa la partecipazione della Santa Sede alla sessione della Conferenza delle Parti alla Convenzione-Quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici (Cop26), prevista dal 31 ottobre al 12 novembre, ha precisato che la Delegazione sarà guidata da Parolin evitando di aggiungere altro, come ogni tipo di conferma sulla presenza papale nonostante il tema del cambiamento climatico sia uno dei capisaldi del pontificato, al centro della enciclica Laudato Si. 

 

 

d invitare Francesco in Scozia – tra i tanti – era stato anche l'inviato speciale degli Stati Uniti John Kerry. All'origine di questo declino vi sarebbe la scelta del pontefice 84enne di riprendersi meglio dopo l'operazione chirurgica al colon subita nel luglio scorso. Il Papa aveva però mostrato, durante il recente viaggio a Budapest e in Slovacchia, di essere piuttosto in forma. Nei quattro giorni della visita aveva fatto fronte ad un programma piuttosto intenso, apparendo in pubblico sempre di buon umore, pieno di energie e generoso nel non sottrarsi agli incontri (decine e decine) che via via si presentavano. Dal tam tam interno al Vaticano sembra che il Papa abbia fatto slittare anche il viaggio in Grecia, Malta e Cipro orientativamente preventivato per dicembre.

I vescovi scozzesi erano stati i primi a manifestare gioia per l'ipotesi allo studio di un viaggio papale in Scozia per la Cop26. Nell'intervista alla radio spagnola Cope, lo stesso Pontefice, rispondendo alla domanda se sarebbe andato o meno a Glasgow aveva risposto: «Si', in linea di massima il programma e' che io vada. Tutto dipende da come mi sento in quel momento. Ma, in effetti, il mio discorso e' già in preparazione, e il programma e' di esserci».


 

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Il Messaggero