Città del Vaticano - «La Chiesa di oggi è ricca di martiri. Oggi ci sono più martiri che all'inizio della Chiesa, i martiri sono...
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Eritrea, il Vaticano lancia l'allarme per i divieti alle attività sociali dei cattolici
Il Pontefice osserva che la Chiesa «è irrigata dal sangue che è 'seme di nuovi cristiani' e assicura crescita e fecondità al Popolo di Dio. I martiri non sono 'santini', ma uomini e donne in carne e ossa che - come dice l'Apocalisse - 'hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello'. Essi sono i veri vincitori».
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Durante l'udienza il Papa ha voluto anticipare una delle riflessioni che saranno centrali al prossimo sinodo sull'Amazzonia. Il diacono non è «un sacerdote di seconda classe e se gli piace andare troppo all'altare, sbaglia», perché egli è, invece, «il custode del servizio nella Chiesa».
Uno dei tempi più controversi del prossimo sinodo sarà quello dei viri probati, perchè secondo tanti vescovi e cardinali una eventuale apertura e ammissione di uomini sposati di provata fede nelle zone amazzoniche sguarnite di clero potrebbe aprire la breccia anche altrove per l'abolizione del celibato.
Gli Apostoli di Gesù, ha detto Francesco, «sono sempre più consapevoli che la loro vocazione principale è la preghiera e quella di predicare la Parola di Dio, ambedue: pregare e annunciare il Vangelo. Risolvono la questione istituendo un nucleo di 'sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito santo e di sapienza', i quali, dopo aver ricevuto l'imposizione delle mani, si occuperanno del servizio delle mense. I diaconi - si chiamano diaconi - sono creati per questo, per il servizio: il diacono nella Chiesa non è un sacerdote di seconda, no, è un'altra cosa. Il diacono - ha detto il Papa - non è per l'altare, è per il servizio, è il custode del servizio nella Chiesa e quando a un diacono piace andare troppo all'altare, sbaglia, questa non è la sua strada». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero