Papa Francesco all'udienza: «Oggi ci sono più martiri cristiani che non nei primi secoli»

Papa Francesco all'udienza: «Oggi ci sono più martiri cristiani che non nei primi secoli»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 10:30

Città del Vaticano -  «La Chiesa di oggi è ricca di martiri. Oggi ci sono più martiri che all'inizio della Chiesa, i martiri sono ovunque». Papa Francesco all'udienza generale richiama l'attenzione del mondo sulla condizione dei cristiani. Le notizie che periodicamente arrivano sul suo tavolo da molte regioni in Asia, Medioriente e Africa in cui sono in corso persecuzioni più o meno striscianti offrono un panorama preoccupante sulla mancanza di libertà religiosa. Il concetto di reciprocità (di cui non si parla più tanto) è ancora lontano. A tenere il conto della condizione dei cristiani sono tante organizzazioni cattoliche che solo nell'ultimo periodo hanno segnalato oltre 200 episodi di violenza contro i cristiani in India nel 2019, le pesanti intolleranze in Eritrea da parte del governo che procede ad arresti e a confische, la situazione con tante ombre in Cina nonostante l'accordo raggiunto con la Santa Sede. E poi in Nigeria, Niger, Sudan. La lista è davvero lunga. 

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Il Pontefice osserva che la Chiesa «è irrigata dal sangue che è 'seme di nuovi cristiani' e assicura crescita e fecondità al Popolo di Dio. I martiri non sono 'santini', ma uomini e donne in carne e ossa che - come dice l'Apocalisse - 'hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello'. Essi sono i veri vincitori». 

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Durante l'udienza il Papa ha voluto anticipare una delle riflessioni che saranno centrali al prossimo sinodo sull'Amazzonia. Il diacono non è «un sacerdote di seconda classe e se gli piace andare troppo all'altare, sbaglia», perché egli è, invece, «il custode del servizio nella Chiesa».  

Uno dei tempi più controversi del prossimo sinodo sarà quello dei viri probati, perchè secondo tanti vescovi e cardinali una eventuale apertura e ammissione di uomini sposati di provata fede nelle zone amazzoniche sguarnite di clero potrebbe aprire la breccia anche altrove per l'abolizione del celibato.

Gli Apostoli di Gesù, ha detto Francesco, «sono sempre più consapevoli che la loro vocazione principale è la preghiera e quella di predicare la Parola di Dio, ambedue: pregare e annunciare il Vangelo. Risolvono la questione istituendo un nucleo di 'sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito santo e di sapienza', i quali, dopo aver ricevuto l'imposizione delle mani, si occuperanno del servizio delle mense. I diaconi - si chiamano diaconi - sono creati per questo, per il servizio: il diacono nella Chiesa non è un sacerdote di seconda, no, è un'altra cosa. Il diacono - ha detto il Papa - non è per l'altare, è per il servizio, è il custode del servizio nella Chiesa e quando a un diacono piace andare troppo all'altare, sbaglia, questa non è la sua strada».

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