Città del Vaticano – Termoscanner di ultima generazione all'ingresso, dove ci sono anche i metal detector, tarati per rilevare ai turisti la temperatura quando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra le sale che i turisti vedranno quelle di Costantino appena restaurate dove sono state portate alle luce due figure attribuite a Raffaello Sanzio. Poi la Cappella Sistina, le stanze di Raffaello, la pinacoteca, la sala delle mappe geografiche, il museo egizio. Oltre venti chilometri di collezioni pazzesche.
In questo periodo non verrà applicato il costo dei diritti di prevendita di 4 Euro. Anche gli orari di apertura subiranno delle variazioni: dal lunedì al giovedì le Collezioni Pontificie rimarranno aperte dalle ore 10.00 alle ore 20.00, con ultimo ingresso alle ore 18.00 (l'uscita dai settori museali inizia alle ore 19.30); il venerdì e il sabato dalle ore 10.00 alle ore 22.00, con ultimo ingresso alle ore 20.00 (uscita dei settori museali alle ore 21.30). La consueta apertura gratuita dell'ultima domenica del mese resta al momento sospesa.
La riapertura dei Musei Vaticani si spera possa dare un po' di ossigeno finanziario al Vaticano, anche se è difficile che i ricavi giornaliseri ottenuti con i gruppi di soli 10 turisti ammessi ogni volta, si possa arrivare a coprire le spese e alle oltre 10 mila presenze giornaliere di prima.
Il bilancio preventivo della Santa Sede per il 2020 è stato approvato nelle scorse settimane con 53 milioni di deficit: 269 milioni di ricavi e 322 milioni di deficit. Il deficit viene coperto con i fondi dell'Obolo di San Pietro, la colletta che quest'anno si svolgerà il 4 ottobre, giorno di San Francesco e non il 29 giugno. Se fosse stata fatta a giugno avrebbe probabilmente dato un risultato economico minore, per via delle limitazioni dovute al Covid.
La pandemia di fatto ha causato un'impennata del deficit. Una previsione ragionevole tracciata in queste settimane dagli uffici vaticani – e anticipata dal Messaggero - è che nel 2021 il deficit sarà di 130 milioni, con un aumento del 145% rispetto al 2020 (53 milioni). La riaperturs dei Musei vaticani può dare una boccata di ossigeno.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero