Coronavirus, nuova imposizione sulle messe, massimo 200 fedeli in chiesa stabilisce Lamorgese

credit Francesco Grana
Città del Vaticano - Massimo 200 persone. Non una di più. Vietato - anzi vietatissimo - superare questo limite. Nelle chiese - a partire da lunedì - non ci...

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Città del Vaticano - Massimo 200 persone. Non una di più. Vietato - anzi vietatissimo - superare questo limite. Nelle chiese - a partire da lunedì - non ci potranno essere che più di 200 fedeli. E' quanto ha stabilito il Comitato dei Tecnici che lo ha comunicato con una lettera al presidente dei vescovi, il cardinale Gualtiero Bassetti.


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La singolare decisione arriva dopo l'approvazione del protocollo sulla ripresa delle messe che lasciava ad ogni parroco o vescovo la responsabilità di stabilire il numero massimo in base alla capienza. In questo modo appare come una sorta di correzione e di aggiunta rispetto a quanto era stato precedemntemente stabilito, visto che si faceva inizialmente riferimento al numero imprecisato di fedeli da stabilire in base alla ampiezza degli edifici.

Evidentemente deve essere subentrata una seconda fase di approfondimento che ha portato alla lettera inviata a Bassetti e alla nuova imposizione numerica. «Il Cts ritiene che eventuali cerimonie religiose celbrate all'aperto, se organizzate e gestie in coerenza con le misure raccomandate debbano prevedetere la partecipazione massima di 1000 persone». La lettera - diffusa dal vaticanista Francesco Grana - è firmata dal capo dipartimento, Michele di Bari e porta la data del 13 maggio. 

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Il Messaggero