Loreto – Dal santuario mariano di Loreto – il primo in Italia ad avere adottato misure precauzionali contro il coronavirus, come chiedere ai fedeli di astenersi di...
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Il santuario oggi è svuotato e chiuso?
«Svuotato sì, chiuso no. L'ho lasciato aperto dalle 7 del mattino fino al pomeriggio. Le persone che vanno a pregare non sono tante e sono rispettose delle regole. Stanno a debita distanza le une dalle altre. Ma non ce ne sono mai più di dieci, e il santuario è enorme. E' gente che magari va a fare la spesa, vede la porta aperta, entra per una preghiera ed esce. Il santuario deve restare aperto per dare un segno di speranza alla gente. A chi crede e a chi non crede».
Ma chi ci lavora usa precauzioni?
«Naturalmente. Anche se le persone che vi lavorano sono poche:
tutte sono dotate di mascherine e di guanti. La basilica è stata completamente sanificata e viene ripassata ogni mattina. Tutto con prodotti antibatterici. L'attenzione è massima».
La messa quindi viene fatta a porte chiuse..
«Esattamente. C'è la messa ma senza fedeli. La celebrazione viene trasmessa attraverso i social dando modo alla gente, se vuole, di seguirla da casa».
E per Pasqua?
«Stiamo aspettando le direttive della Cei. Penso che valga la linea che ha scelto il Papa, di celebrare ma a porte chiuse e trasmettere in streaming».
Le misure del governo come le giudica?
«Ci deve essere collaborazione tra società civile e Chiesa. In questo momento alla Chiesa viene chiesto molto ma si tratta del bene delle persone. Speriamo che questa vicenda terribile si possa concludere prima possibile».
Lei ha invitato i suoi fedeli a stare a casa, è vero?
«Lo ho detto anche durante una celebrazione. Rimanete nelle vostre case. I comportamenti richiesti ad ognuno sono improntati alla massima responsabilità. La pandemia è qualcosa che si può sconfiggere solo se siamo tutti uniti. Da parte dei credenti si tratta di un impegno in più per trasmettere tutto il nostro amore concreto a Dio, al prossimo e alla nostra amata Italia».
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Il Messaggero