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Città del Vaticano – Mentre le diplomazie arrancano vistosamente, nel corso di una telefonata, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha spiegato al Vaticano quale è la posizione di Mosca. Il colloquio lo ha avuto con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato. A riferirlo è stato il Cremlino, con una nota del ministero degli esteri russo. A proposito dei timori di una crisi umanitaria, espressi da Parolin, Lavrov lo ha messo a con conoscenza delle cause e degli obiettivi «della operazione militare» avviata dai russi.
«Le parti hanno espresso la speranza che il prossimo ciclo di colloqui tra Mosca e Kiev avvenga presto e che si raggiunga un accordo sulle questioni chiave al centro della crisi ucraina per risolverla e cessare le ostilita». E ancora. «Particolare enfasi e' stata posta sulle questioni umanitarie legate al conflitto, comprese le misure per proteggere i civili, l'organizzazione e il funzionamento dei corridoi umanitari, l'assistenza ai rifugiati» si legge nella nota.
Intanto il Papa con un tweet ha volto il pensiero alle mamme e ai bambini in fuga. Più tardi il Vaticano ha confermato l'avvenuto colloquio ripetendo l'appello a che cessino gli attacchi armati, a che si assicurino dei corridoi umanitari per i civili e per i soccorritori, e perché si torni al negoziato. Il Segretario di Stato ha riaffermato la disponibilità della Santa Sede a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace, ma evidentemente i margini di manovra per il Vaticano sono sempre più ridotti.
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