Si tratta di più di 16 mila icone antichissime, mosaici e murali, la maggior parte dei quali risalenti agli albori del cristianesimo e testimoniavano la presenza di...
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La denuncia – la prima tanto articolata e documentata – è stata fatta a livello internazionale dal direttore dell'ufficio contro il commercio illegale delle opere antiche, Michalis Gabriilidis. Il rapporto dettagliato e riportato da Ortodox Times è stato letto e distribuito alcuni giorni fa dall'università di Cipro. Moltissime opere di epoca bizantina, come dei frammenti delle porte dorate di Peristeronopigi, sono finite in Giappone, per chissà quali viaggi contorti. Il traffico illecito di opere antiche, statue greche e icone bizantine di inestimabile valore ha spogliato il territorio occupato dai turchi ed è per questo che il profossor Gabriilidis ha lanciato un appello alla Comunità Europea.
«Si tratta di un problema serissimo, che alimenta anche il crimine. Il costo annuale del traffico illecito in tutto mondo si aggira attorno ai 10 miliardi di dollari allk'anno. Un traffico che colpisce anche l'eredità culturale. Cipro soffre tantissimo di questo dopo il 1974». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero