Avviate le analisi sulle ossa, gli esperti diranno se sono di Emanuela Orlandi

Città del Vaticano - Terza puntata nel cimitero Teutonico del caso di Emanuela Orlandi per capire se è davvero stata sepolta in Vaticano come indicherebbe una fonte...

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Città del Vaticano - Terza puntata nel cimitero Teutonico del caso di Emanuela Orlandi per capire se è davvero stata sepolta in Vaticano come indicherebbe una fonte anonima alla famiglia della ragazzina scomparsa misteriosamente nel 1983.


Questa mattina, con grande puntualità, sono iniziate le operazioni al cimitero Teutonico - situato all'interno dello stato pontificio - per analizzare e determinare la datazione della montagna di ossa ritrovate nei due ossari dissigillati per ordine del tribunale del Papa. Come indicato nel decreto del Promotore di Giustizia, ora spetterà al professore Giovanni Arcudi, coadiuvato dal suo staff - alla presenza del perito di fiducia nominato dalla famiglia Orlandi – di procedere alla analisi morfologica dei reperti, anche di quelli più piccoli come i frammenti ossei.

L'analisi, hanno spiegato, sara' effettuata secondo i protocolli riconosciuti a livello internazionale, in particolare identificando gli elementi, nella struttura ossea, utili a diagnosticare la datazione dei reperti. Con questo ulteriore passaggio il Vaticano ha voluto manifestare alla famiglia e all'opinione pubblica di volere sgombrare il terreno da ogni dubbio e manifestare ancora una volta la propria vicinanza ai familiari. 

Le operazioni proseguiranno anche domattina. I periti sono riusciti ad esaminare solo sei sacchi di ossa e frammenti su 24 catalogati la scorsa settimana. La legale della famiglia, Laura Sgrò, si è limitata a commentare che le operazioni vanno avanti, senza dare dettagli. Ma sembra evidente che finora il materiale esaminato non riconduce a Emanuela Orlandi.

 Le indagini della Santa Sede sono iniziate l'11 luglio, quando, su richiesta della famiglia della ragazza, sono state aperte le tombe delle principesse Sophie von Hohenlohe, morta nel 1836, e Carlotta Federica di Mecklemburgo, morta nel 1840. A maggio i parenti di Emanuela avevano ricevuto una lettera anonima con la foto di queste due tombe, che si trovano nel campo santo teutonico e una segnalazione. Cercate dove indica l'angelo. Le tombe, però, sono state trovate vuote.


L'apertura di due ossari individuati sotto la pavimentazione di un'area all'interno del cimitero, attigua a quella dove si supponeva fossero sepolte le due nobili tedesche, ha dato invece un esito completamente diverso.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero