Città del Vaticano - Il burnout, la sindrome da stress da lavoro, colpisce anche molte suore. Lo riporta Donne Chiesa Mondo, il mensile femminile...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il nostro obiettivo – dicea suor Maryanne Lounghry, la religiosa australiana, psicologa, che ha diretto il laboratorio- è costruire comunità resilienti. Non dobbiamo limitarci a intervenire sul singolo caso ma considerarci all’interno di un ecosistema. La disparità di genere è uno dei nodi, dobbiamo chiederci cosa succede nella nostra Chiesa e nel Paese in cui operiamo».
Sui problemi della vita religiosa femminile, e specificamente sul calo delle vocazioni, i conventi che chiudono, gli abusi sessuali e di potere, la gestione dei beni, la pesantezza di strutture a volte organizzate come secoli fa, Donne Chiesa Mondo ha intervistato il cardinale João Braz de Aviz. «L’Europa attraversa un momento molto difficile si chiudono molte case, ci sono molti abbandoni (...) Non ci si è accorti che alcune cose vanno cambiate, perché sono invecchiate. La formazione prima di tutto, poi la questione della fraternità, e infine il rapporto autorità-obbedienza. Senza dimenticare il rapporto uomo-donna: perché il consacrato e la consacrata devono essere così separati?».
Il cardinale parla anche dell’abuso di potere all’interno delle congregazioni: «abbiamo avuto casi di superiore generali che una volta elette non hanno più ceduto il loro posto». E della decisione del Papa “di creare a Roma una casa per accogliere dalla strada alcune suore mandate via da noi o dalle superiore, in particolare nel caso che siano straniere”. Sugli abusi sessuali sottolinea “Il Papa chiede totale trasparenza”.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero