Città del Vaticano – Da domani anche i Musei Vaticani chiuderanno i battenti. La chiusura più volte sollecitata avviene con un giorno di ritardo rispetto alle...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il ritardo sembra sia dovuto al cardinale Bertello, presidente del Governatorato, l'ente dal quale dipendono i Musei per un nodo burocratico interno relativo alla autorizzazione finale da firmare per il personale. La questione si era incagliata ed è stata sbloccata solo in serata. Di fatto stamattina i Musei erano ancora aperti con grande sconcerto del personale costretto a lavorare senza mascherine e guanti protettivi. Nei giorni scorsi il malcontento era serpeggiato a più riprese per la mancanza di direttive nonostante l'oggettiva situazione di rischio: le presenze nei musei sono di diverse migliaia al giorno e in luoghi che non sempre consentono una distanza di un metro tra un visitatore e l'altro al fine di impedire il contagio.
Nelle disposizioni emanate dalla Santa Sede alle varie amministrazioni vaticane per gestire eventuali chiusure dovute al coronavirus era stato chiesto di favorire la flessibilità oraria e la turnazione del personale per consentire ai genitori una maggiore presenza in famiglia, promuovere le prestazioni lavorative delocalizzate, concedere permessi di recupero e ferie, sospendere tutte le assunzioni, salvo casi inderogabili, estendere in via eccezionale per i dipendenti con figli fino ai 14 anni di età che ne facciano richiesta la concessione di permessi parentali per far fronte alla chiusura delle scuole.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero