Bollette, niente messa la domenica per gli aumenti: la diocesi di Roermond costretta a chiudere diverse parrocchie

Bollette, gli aumenti bloccano le funzioni religiose: una diocesi costretta a chiudere diverse parrocchie
Anche questo segnale non è dei migliori. Il caro bollette dovuto alla crisi energetica e al taglio delle forniture di gas da parte della Russia come effetto della...

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Anche questo segnale non è dei migliori. Il caro bollette dovuto alla crisi energetica e al taglio delle forniture di gas da parte della Russia come effetto della guerra in Ucraina, si sta facendo sentire anche tra le parrocchie. Per la prima volta da quando si è acuito il problema una diocesi in Belgio ha disposto ufficialmente di limitare le funzioni religiose in alcuni piccoli centri rurali proprio per far quadrare i conti alla fine del mese. Anche nei Paesi Bassi il problema dell'aumento delle bollette si sta facendo sentire nelle tasche delle diocesi andandosi a scontrare con un altro nodo sistemico: la carenza dei sacerdoti. Il combinato disposto - bollette care e scarsità di preti - è sfociato nella decisione di un vescovo di ridurre se non chiudere del tutto molte chiese situate in alcune zone dove ormai i cattolici praticanti si contano sulle punte delle dita. Un modo per risparmiare e tagliare costi inutili. 

 

La diocesi di Roermond

La notizia riguarda la diocesi di Roermond, una realtà che sovrintende a circa 290 chiese nella provincia del Limburgo. Il vescovo ha scritto una lettera la scorsa settimana per incoraggiare parroci a far saltare in diverse zone poco frequentate, le funzioni religiose. Niente messa la domenica per risparmiare sui costi energetici.

Il fenomeno che è destinato ad allargarsi in altri paesi è stato confermato dal portavoce Matheu Bemelmans. «Le finanze non possono essere un fattore dominante, ma non possiamo nemmeno ignorarle – ha spiegato alla Reuters – Anche in presenza di una manciata di persone che dona un euro a testa, non è sufficiente a coprire la bolletta del riscaldamento», ha detto Bemelmans. Naturalmente la crisi energetica ha messo in evidenza i nervi scoperti di una Chiesa cattolica sempre meno numerosa, segnata ogni anno da statistiche che mostrano fedeli e sacerdoti in calo e il crollo delle vocazioni. 

 

Non si trovano sacerdoti

«A volte non è possibile trovare un sacerdote che celebri un servizio in ogni chiesa, ogni fine settimana», ha detto Bemelmans. «Se ci sono chiese con pochi visitatori, abbiano spiegato ai parroci di essere pratici, di saltare una settimana e fare in modo che queste persone possano seguire la messa in un'altra chiesa». Al momento il provvedimento causato dalla austerity riguarda 15 parrocchie, tuttavia il numero potrebbe presto allargarsi, tenendo conto che gli olandesi dipendono dal gas russo sia per il riscaldamento che per le attività commerciali. 


 

 

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Il Messaggero