Città del Vaticano – Ai piani alti del Vaticano sono caduti letteralmente dalle nuvole quando hanno saputo che l'esposizione nella Cappella Sistina dei...
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Raffaello, 500 anni dalla morte: tutti gli eventi tra Quirinale, Vaticano, Domus Aurea e Appia Antica
Con una decisione autonoma (e probabilmente non autorizzata da Papa Francesco) la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta ha deciso di trasportarle ugualmente dalla sala della Pinacoteca alla Cappella Sistina per esporre le tele al pubblico per sette giorni.
In questi sette giorni il pericolo di danneggiare gli arazzi si somma al rischio di intasare la sala poco capiente affrescata da Michelangelo, che già oggi accoglie dai 27 mila ai 32 mila turisti al giorno, quando di sono i picchi massimi.
L'operazione più rischiosa per la tenuta della trama e del tessuto realizzato su disegni di Raffaello riguarda la fase del distacco dei pesantissimi arazzi dalla sala della Pinacoteca, la loro messa a terra, l'arrotolamento, il trasporto nella Sistina e, di nuovo, lo srotolamento della tela che dovrà di nuovo essere fissata sui appositi pannelli e ganci. Procedure delicate che ogni volta fanno trattenere il respiro e richiedono mani esperte per non stressare la delicatissima opera, fragile come ali di una farfalla. Ad essere maggiormente esposti sono i fili di metallo battuto – che sono d'oro o d'argento – i quali nelle fasi di arrotolamento e srotolamento finiscono per alterarsi.
Di questi rischi era stata naturalmente informata la direttrice del Museo, Barbara Jatta che però ha deciso di tirare dritto. «Vorrei che gli arazzi li vedessero più romani possibili». Peccato che queste opere raffaellesche erano già visibili al pubblico nella sala della Pinacoteca e forse non c'era bisogno di stressarle tanto.
Alla presentazione della esposizione che durerà dal 17 febbraio al 23 febbraio la direttrice dei Musei è stata rassicurante sul contenimento rischi anche se ha ammesso che si tratta di un «azzardo, ma in questo modo si è voluto portare queste opere alla visione della gente, esattamente come ha indicato Papa Francesco». Aggiungendo che gli arazzi di Raffaello «sono stati fatti per essere arrotolati e srotolati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero