Cardinale Bassetti scrive alle vittime, collaboreremo con la giustizia italiana, basta omertà

Cardinale Bassetti scrive alle vittime, collaboreremo con la giustizia italiana, basta omertà
Città del Vaticano - Il cardinale Gualtiero Bassetti ha preso carta e penna per rassicurare l'associazione delle vittime italiane della pedofilia che a maggio i vescovi...

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Città del Vaticano - Il cardinale Gualtiero Bassetti ha preso carta e penna per rassicurare l'associazione delle vittime italiane della pedofilia che a maggio i vescovi si riuniranno per deliberare su una «piena collaborazione con le autorità civili, evitando forme di omertà, sia da parte delle vittime o delle loro famglie, sia parte delle autorità religiose, sempre nel rispetto della verità, della giustizia e del bene dei minori o delle persone vulnerabili, che è il valore da mettere al primo posto». La lettera è arrivata a Francesco Zanardi, vittima quando era bambino di un sacerdote ligure, fondatore della Rete L'Abuso. A dicembre aveva scritto a Bassetti per chiedergli un incontro ma senza avere mai una risposta fino alla lettera odierna in cui promette quella collaborazione con la giustizia italiana che in tanti casi era venuta meno. 


Bassetti spiega a Zanardi che il cammino fatto dalla Chiesa per tutelare le vittime è un punto di non ritorno, e che la presenza di «alcune persone che possono dare un contributo positivo, vista l'esperienza traumeatica che hanno affrontato, soprattutto se sono riuscite a rielaborarla e reagire in modo costruttivo senza cadere nella disperazione, servirà a tutti». I vescovi italiani daranno disposizioni alle diocesi di includere negli organismi diocesani anche vittime. 

L'impegno preso dal presidente dei vescovi italiani è un passaggio importante. Finora la Cei aveva mostrato un atteggiamento ambivalente segnato da ritardi incomprensibili nella lotta agli abusi. 

All'inizio di febbraio, la Presidenza Cei ha nominato, per i prossimi 5 anni, i membri del Consiglio Nazionale per la tutela dei minori: Emanuela Vinai (coordinatrice), Carlo Acquaviva, padre Amedeo Cencini, Anna Deodato, don Gianluca Marchetti, padre Luigi Sabbarese, don Gottfried Ugolini. Il Consiglio è presieduto da Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia.



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Il Messaggero