PERUGIA Ricoverato alcuni giorni fa all’ospedale di Terni, l’uomo di 83 anni residente a Guardea è la settantasettesima morte collegata al coronavirus in...
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Quanto al decesso confermato ieri dall’Azienda ospedaliera di Terni, si tratta di un paziente che era risultato positivo all’ingresso al pronto soccorso da dove è stato poi ricoverato a neurologia. In seguito, durante la degenza, era stato sottoposto al doppio esame-covid al quale invece è risultato negativo. Per ora, è considerato il 77° decesso nella regione, col tasso di letalità salito al 5,36%; secondo dato in Italia dopo il Molise (5,24%). Quanto ai nuovi contagi, quattro i casi certificati nell’ultima settimana, cinque nel mese di giugno, con un incremento dello 0,349% (secondo dopo la Calabria, +0,345). Nelle ultime settimane, nuovi casi sono saltati fuori ovunque, senza considerare la Campania per il noto errore sui dati. Quanto ai guariti, a giugno ne sono stati certificati 15, con una crescita dell’1,1%, il più basso d’Italia. Il totale dei guariti è al momento 1331, gli ultimi tre riguardano pazienti di Terni, Perugia e Massa Martana: ne consegue che questi ultimi due comuni, insieme a Guardea, sono tornati covid-free. Al momento, dunque risultano solo otto città interessate da positivi attivi, quatto dei quali sono residenti fuori regione. Ma i positivi attivi sono ormai rimasti 28: 10 in ospedale, 18 in isolamento domiciliare, 8 senza sintomi.
Passando allo screening, nelle ultime due settimane è stato effettuato il 22% di tamponi in meno rispetto al periodo 18-31 maggio. Nel confronto con le altre regioni, rispetto al dato del 31 maggio, c’è stata una crescita del 16,2% la quint’ultima più bassa a livello nazionale: la crescita più elevata è della Basilicata col +28,8% di tamponi effettuati nelle ultime due settimane. Quanto ai casi testati, nella regione si è superata quota 58mila con una crescita del 15,4% rispetto al 31 maggio: in questo caso si tratta del 14° dato a livello nazionale (+28,3% in Basilicata). Nell’analisi settimanale (4-10 giugno) effettuata dalla Fondazione Gimbe, l’Umbria resta tuttavia tra le 12 Regioni/Province autonome che hanno fatto registrare un incremento assoluto dei tamponi diagnostici: 820. Un buon segnale alla vigilia dello sblocco totale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero