Vaccini over 80, in 14 mila rimangono col fiato sospeso

Vaccini over 80, in 14 mila rimangono col fiato sospeso
TERNI I vaccini agli over 80, che dovrebbero venire somministrati a partire dal 15 febbraio prossimo, somigliano sempre più ad una matassa ingarbugliata dove è...

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TERNI I vaccini agli over 80, che dovrebbero venire somministrati a partire dal 15 febbraio prossimo, somigliano sempre più ad una matassa ingarbugliata dove è difficile districarsi. Loro, gli anziani, sono sulle spine. In 14 mila, tanti sono quelli nel distretto Usl di Terni, non sanno come effettuare la prenotazione, mettersi in lista per poi essere chiamati. La Regione parla della prenotazione sul Cup on line e tramite la app “Io”, ma vallo a dire a un anziano come poterci entrare. Paolo Fabri presidente del Centro anziani Volta: «Siamo allo sbando. Non c’è chiarezza e gli anziani sono disperati, continuano a rimanere in casa. Alcuni di loro sono soli e non hanno nessuna dimestichezza con internet». Per adesso altre soluzioni per prenotarsi alla vaccinazione non ce ne sono. Tutto è in fase di definizione, forse ci sarà la possibilità di prenotarsi attraverso i medici di famiglia e le farmacie tramite un numero verde. Ma questo è ancora tutto da vedere e decidere. Per ora si brancola nel buio. 


«I medici di medicina generale- afferma il presidente dell’Ordine Giuseppe Donzelli- stanno aspettando l’accordo nazionale che li metta in condizione di poter operare in tutta sicurezza nei loro ambulatori». L’unica nota positiva e che in via Bramante ci sono gli ambulatori già attrezzati per le vaccinazioni. Oltre nella sede centrale dell’Usl anche il Centro multimediale è pronto per ospitare, se servisse, il servizio. Per il personale sono in campo i dipendenti dell’Uls, i medici dell’Usca ed anche quelli che arriveranno da Roma mandati dal commissario Arcuri. I medici di base, da settimane, su richiesta dell’Uls, hanno inviato i nominativi degli ultra ottantenni ed anche la lista di tutte quelle persone che non possono muoversi da casa perché seriamente malate, il cui vaccino va somministrato a domicilio. Allora, se le liste degli over 80 davvero ci sono, gli anziani perché non vengono chiamati a vaccinazione direttamente dall’Azienda sanitaria locale, in modo da semplificare le cose? «Stiamo aspettando nuove direttive dalla Regione- afferma Camillo Giammartino direttore sanitario dell’Usl. Stiamo procedendo secondo il crono programma stabilito. Valuteremo anche questa possibilità» «Purtroppo registriamo anche a Terni – sostengono in una nota i consiglieri comunali del Pd Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis gravi ritardi sul piano vaccinale. L’operatività delle Regione – concludono- procede così a rilento che chi ha superato gli 80 anni sarà vaccinato solo dopo il 15 febbraio. Non ci risulta che siano stati riorganizzati i servizi, potenziato il personale in modo di poter andare anche a casa degli anziani che non possono spostarsi».

 

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Il Messaggero