Spoleto, indagati due medici per la morte di Gelmetti

Venerdì pomeriggio l’autopsia sul corpo dell’imprenditore morto dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso

A sinistra carabinieri in ospedale, a destra Nicola Gelmetti
SPOLETO Morto dopo le dimissioni ospedaliere, indagati due medici. La notizia è arrivata mercoledì mattina, all'indomani degli ulteriori accertamenti delegati ai...

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SPOLETO Morto dopo le dimissioni ospedaliere, indagati due medici. La notizia è arrivata mercoledì mattina, all'indomani degli ulteriori accertamenti delegati ai carabinieri dalla Procura, che cerca nuove carte per ricostruire quanto accaduto nel pronto soccorso del San Matteo degli Infermi sabato sera, tra le 20 e la mezzanotte. Si

tratterebbe di referti o comunque di alcuni esami che
evidentemente gli inquirenti contavano di trovare
all’interno della documentazione già acquisita, ma anche
invece non risulterebbero ancora agli atti. L’inchiesta è
quella relativa alla morte di Nicola Gelmetti,
l’imprenditore di 65 anni che proprio poco dopo la
mezzanotte di sabato è stato dimesso dal pronto soccorso,
dove era arrivato in ambulanza allo scoccare delle 20,
dopo aver accusato un malore. A quell’ora l’ospedale di
Spoleto è sprovvisto del cardiologo e per gli
accertamenti specifici, Gelmetti sarebbe stato seguito da
remoto da uno specialista di turno a Foligno. Il 65enne -
con pregresse patologie, anche cardiache - sarebbe stato
rimandato a casa a mezzanotte e un quarto con la
rassicurazione che non c’erano questioni di cui
preoccuparsi. Purtroppo, però, qualche ora dopo è morto
nella sua abitazione. Già nella
giornata di domenica, ricevuta la denuncia dei familiari,
i carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica.
Lunedì pomeriggio, invece, depositata l’informativa in
Procura, è stata aperta formalmente l’inchiesta. Titolare
del fascicolo, in cui si ipotizza l’omicidio colposo, è
il sostituto procuratore Michela Petrini, che ha chiesto
ai carabinieri nuovi accertamenti.  Intanto, dopo aver cristallizzato quanto accaduto durante le quattro ore
abbondanti di osservazione in pronto soccorso, il pm Petrini ha iscritto i nomi di due medici nel registro degli indagati. Si tratta del medico del Pronto soccorso che ha avuto in cura il paziente e del cardiologo che, a distanza, ha refertato l'elettrocardiogramma cui è stato sottoposto Gelmetti. Inizialment il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti, ma in vista dell'autopsia, slittata a venerdì pomeriggio, sono arrivati a primi avvisi, anche, per
consentire alle parti di partecipare con i propri
consulenti. La procura ha già nominato i suoi consulenti e disposto - fa sapere il procuratore Vincenzo Ferrigno -  anche accertamenti tossicologici, verosimilmente finalizzati ad approfondire eventuali criticità nella somministrazione di alcuni farmaci. Di sicuro
saranno presenti anche i consulenti di fiducia dei
familiari dell’imprenditore, decisi ad andare fino in

fondo in questa dolorosa vicend e che si sono affidati all'avvocato Valeria Rossi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero