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PERUGIA - Cordoglio per la morte di Francesco Mandarini, presidente della Regione Umbria dal 1987 al 1992, quale esponente dell'allora Partito Comunista Italiano. Mandarini, che è stato giornalista e dirigente d'azienda, aveva 80 anni, compiuti lunedì. La notizia è stata data martedì mattina durante i lavori dell'assemblea legislativa dal consigliere del Pd, Tommaso Bori. Al termine del breve intervento, in aula è stato osservato un minuto di silenzio. Cordoglio unanime è stato espresso dalle forze politiche e sindacali. «Francesco Mandarini - ha detto il capogruppo Pd in consiglio regionale, Simona Meloni - è stato un operaio e poi punto di riferimento della politica. Un grande
ascoltatore, che ha saputo imprimere alla nostra regione l’importanza dell’accoglienza e della vicinanza agli ultimi. Ci lascia un protagonista, una colonna portante della comunità della sinistra umbra, che ha dato la
vita per le comunità di cui ha fatto parte». A definire Francesco Mandarini «l'emblema della classe operaia perugina» è stato invece Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil Umbria: «Per questo - ha detto - la sua scomparsa addolora profondamente tutto il mondo del lavoro umbro. Per anni Francesco è stato il leader carismatico di migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori: primo lavoratore eletto alla Perugina in un organo sindacale di base su scheda bianca.
Il Messaggero