PERUGIA - Il cartellone di Umbria Jazz 2020 è ormai quasi del tutto rivelato, con la conferenza stampa tenutasi giovedì a Milano che ha tolto il segreto sugli attesi...
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Lunedì 13 toccherà alla star internazionale Jamie Cullum: il "ragazzo prodigio" inglese (ora ha 40 anni, ma ha iniziato la sua carriera due decadi fa), è stato da sempre influenzato da artisti come Herbie Hancock, Tom Waits e Miles Davis, ma anche da band come gli Steely Dan che l'hanno spinto ad avventurarsi nei territori del rock e del funk. La consacrazione nel 2008, con la nomination per il Golden Globe e quella per un premio Oscar grazie alla colonna sonora del film Gran Torino firmata insieme a Clint Eastwood; sul palco di Uj porterà i brani dell'ultimo album, Taller. Sul palco la stessa sera anche Shabaka & The Ancestors, interessanti esponenti della nuova scena musicale inglese.
Il 14 è la notte di Tom Jones, che porterà sul palco tutta la sua carica esplosiva mantenuta intatta in oltre 50 anni di carriera. Sebbene il suo successo planetario sia legato a tormentoni come "Sex Bomb", "It’s Not Unusual", "Kiss", "Delilah" e molti altri successi, è prima di tutto un artista con un’anima rhythm and blues e sarà questa l'occasione giusta per gustarsela appieno. Dopo l'atteso ritorno di Mika, in programma per mercoledì 15, imperdibile appuntamento con il quartetto delle meraviglie Redman, Mehldau, McBride e Blade che dividerà il palco, il 16 luglio, con il celebre sassofonista di New Orleans Branford Marsalis.
Quindi venerdì 17 toccherà a Stefano Bollani emozionare l'Arena con lo stuzzicante live “Piano Variations on Jesus Christ Superstar”: non certo una trascrizione intera per solo pianoforte dell'opera di Andrew LIoyd Webber, bensì una reinterpretazione libera che Bollani ha messo in piedi dopo aver ricevuto il permesso ricevuto dallo stesso compositore inglese, improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni. La stessa notte sul main-stage anche otto star del jazz contemporaneo riunite nel celebre ensemble San Francisco Jazz Collective.
Gli ultimi due giorni di Uj20 saranno invece all’insegna delle sonorità sudamericane con Djavan e Gilberto Gil il 18 e un gran finale intitolato “Cuba! Cuba! Cuba!” che vedrà sul palco Aymée Nuviola, Gonzalo Rubalcaba, Cimafunk e l’Orquesta Akokan. Ovviamente il programma comprende anche i concerti che verranno organizzati in molte altre location della città, dal Teatro Morlacchi alla Sala Podiani passando per spazi che presto verranno ufficializzati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero