Terni, tossici e ubriachi, dipendenze più forti della paura del contagio

Terni, tossici e ubriachi, dipendenze più forti della paura del contagio
Per due volte il Comune è stato costretto a sistemare i cancelli del parco Le Grazie. Chiusi dopo l'ordinanza del sindaco Leonardo Latini, sono stati forzati più...

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Per due volte il Comune è stato costretto a sistemare i cancelli del parco Le Grazie. Chiusi dopo l'ordinanza del sindaco Leonardo Latini, sono stati forzati più volte. Il motivo è legato alla tossicodipendenza e lo spiegano da Palazzo Spada, dopo che Il Messaggero ha chiesto come mai i cancelli del parco Le Grazie, sia quello storico recentemente riaperto, dopo aver messi in sicurezza gli alberi, che quello piccolo, dove sono stati messi da poco nuovi giochi per bambini, risultavano aperti, come denunciato da una foto inviata alla redazione.

«I tossici forzano i cancelli per raggiungere dei locali che solitamente utilizzano per bucarsi. Lo abbiamo potuto verificare quando siamo andati per due volte a rimettere catene e lucchetti dopo analoghe segnalazioni». Insomma, la dipendenza da eroina non solo è più forte della paura del contagio, ma anche dei rischi che si corrono in fatto denunce penali che scattano se si violano le disposizioni del decreto io resto a casa. In particolare, il punto critico è un vecchio bagno pubblico, che si trova all'interno della parte storica del parco, che viene utilizzato, anche in questa fase critica di emergenza, a modi stanza del buco, come se nulla fosse cambiato. «Comunque - concludono da Palazzo Spada - siamo intervenuti prontamente e abbiamo intensificato i controlli in quell'area».

Controlli che proseguono anche da parte delle forze dell'ordine, impegnate tutto il giorno a verificare il rispetto del decreto del Governo io resto a casa che impone di limitare gli spostamenti. Anche l'ultimo bollettino diffuso tira in ballo, in un certo senso, le dipendenze, anche se in questo caso si tratta di sostanze legali come l'alcool. Due persone, infatti, sono state fermate in piazza della Repubblica ubriache. Una volta bloccati dagli agenti non hanno saputo dare una spiegazione valida del perché si trovassero a girovagare per il centro di Terni, per di più visibilmente ubriachi.

«Dopo una prima fase di approccio colloquiale e informativo alla cittadinanza, i controlli - spiegano dalla Questura di Terni - si sono fatti via via più stringenti nei confronti di coloro che, benché informati, continuano a violare le regole governative». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero