Terremoto Umbria e Marche ​con gli Alpini non passa lo sciacallo

Gli Alpini impegnati a Castelluccio di Norcia. Nel riquadro il comandante del V Regimento Alpini, colonnello Ruggero Cucchini
  anche su gente che non è della zona. Ad oggi l’azione di antisciacallaggio segnala un numero di accertamenti limitatissimi ridotti al massimo ad un paio di...

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  anche su gente che non è della zona. Ad oggi l’azione di antisciacallaggio segnala un numero di accertamenti limitatissimi ridotti al massimo ad un paio di situazioni. Il nostro è un lavoro prevalentemente di deterrenza e anche su questo versante ci muoviamo in stretta collaborazione con le forze dell’ordine”.

 L’ESERCITO

Nelle zone terremotate di Umbria e Marche l’Esercito, con le proprie specifiche competenze, sta svolgendo un ruolo importante di vicinanza alle popolazioni colpite dall’emergenza. Le prime attività svolte dall'Esercito, vale ricordarlo, hanno preso le mosse già dalle scosse del 24 agosto e poi sono proseguite con quelle del 26 e 30 ottobre. Le azioni poste in essere dall'Esercito si sono concretizzate con ricognizioni mirate nelle zone terremotate finalizzate, tra le altre cose, al ripristino della viabilità stradale, intervento fondamentale a garantire il transito dei soccorsi e quindi il supporto alle popolazioni delle zone colpite dal sisma. In questo contesto opera la “task force sisma” che con i militari del Genio e il coordinamento del generale di brigata Santamaria comandante del Raggruppamento “Sisma”, sta svolgendo un ulteriore azione mirata al ritorno alla normalità delle realtà terremotate.

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Il Messaggero