Valserra, stato di emergenza Al via i lavori di messa in sicurezza

Il costone visto dall'alto
Giovedì prossimo il Comune di Terni inoltrerà alla Regione dell'Umbria la richiesta ufficiale di stato di emergenza per la vasta area che è stata...

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Giovedì prossimo il Comune di Terni inoltrerà alla Regione dell'Umbria la richiesta ufficiale di stato di emergenza per la vasta area che è stata interessata dall'incendio della Valserra. Sarà compito della Regione dare una valutazione di merito e stabilire, inoltre, se si tratti di una emergenza regionale o di livello nazionale, inoltrando, in questo secondo caso, richiesta al Governo.


Al momento il Comune ha già avviato i primi lavori urgenti, anticipando la somma occorrente, necessari per consentire quanto prima il rientro degli 80 abitanti di Rocca San Zenone che continuano ad essere sfollati dal centro abitato sottostante al fronte dell'incendio. I tecnici della Protezione Civile e l'Amministrazione Comunale hanno deciso di dividere i lavori in due stralci. Il primo dall'importo di 110 mila euro è già stato attivato è prevede: pulitura dei canali di scolo delle acque; rimozione degli alberi e dei massi pericolanti; realizzazione di una barriera di circa 30 metri per impedire la caduta di detriti sul centro abitato e sulla strada provinciale Valssera. Lavori della durata di una settimana, così da consentire già da domenica sera il rientro degli abitanti di Rocca San Zenone nelle proprie abitazioni e la riapertura a senso unico alternato della provinciale, attualmente interrotta dal km 2 al km 5: date che comunque saranno confermate nei prossimi giorni.

Il secondo stralcio dei lavori, invece, prevede interventi strutturali per circa 200 mila euro, in base a un progetto che ha anche uno sviluppo tridimensionale, realizzato in base ai dati ricavati dal sorvolo del drone  alzatosi in volo nei giorni scorsi. Il progetto definitivo prevede la rimozione dei volumi rocciosi lesionati; il rafforzamento delle pareti; l'estensione di una ulteriore barriera antimassi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero