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Anche per Pasqua la statale 79 per Terni che collega i centri turistici di Marmore e Piediluco rimarrà chiusa dopo la caduta nei giorni scorsi di un masso staccatosi dalla cima della montagna che rotolando per circa 150 metri è caduto sulla carreggiata per poi rimbalzare sull’asfalto fermandosi a poche decine di metri da un’abitazione che costeggiata il fiume Drizzano che porta acqua alla cascata delle Marmore.
Il masso del peso di otto tonnellate si è staccato dalla cima lasciando, però, una parte dello stesso in bilico e pericolante . Da qui l’intervento della Provincia di divieto di accesso sulla statale e i lavori per la messa in sicurezza del masso. Il responsabile dell’impresa che deve realizzare i lavori, dopo i rilievi al sito, ha già presentato il progetto di esecuzione e nei prossimi giorni cominceranno i lavori che si protrarranno minimo per un paio di settimane, così da ritenere impossibile l’apertura della strada 79 prima delle festività pasquali. L’ingegnere della Provincia Marco Serini, pur essendo ottimista sul completamento dei lavori in tempi brevi, sostiene che «l’accesso alla cima della montagna non è per niente facile e verranno utilizzati degli elicotteri per portare il materiale. Capisco – conclude- il disagio che apportiamo ma non possiamo in nessun modo mettere a rischio la vita di qualcuno che transita sulla strada per non attendere qualche settimana».
I percorsi alternativi suggeriti dalla provincia di Terni sono: per le automobili, i furgoni e altri mezzi commerciali o civili con massa inferiore a 3,5 dal centro dell’abitato di Marmore proseguire sulla stessa fino all’innesto a Piè di Moggio con la Terni-Rieti. Per tutti i mezzi con massa superiore 3,5 tonnellate, invece, prendere la Terni-Rieti fino all’uscita di Piè di Moggio, proseguire in direzione Colli sul Velino e poi svoltare in direzione Labro in direzione Piediluco.
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Il Messaggero