Terni, allerta ponti via Eroi dell'Aria sorvegliato speciale

Ponte di via Eroi dell'Aria a Terni, scatta la massima allerta dopo la tragedia di Genova. Così come altissima è l'attenzione per altri punti caldi della...

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Ponte di via Eroi dell'Aria a Terni, scatta la massima allerta dopo la tragedia di Genova. Così come altissima è l'attenzione per altri punti caldi della città, utilizzati in particolare per il traffico di mezzi pesanti. Questa mattina alcuni tecnici del Comune di Terni, su preciso mandato dell'assessore ai lavori pubblici Enrcio Melasecche, terranno un sopralluogo tra via Bramante e via del Sersimone (nei pressi dell'Hotel Garden) per verificare quanto sia pericolosa la crepa che si è aperta. Si tratta di un vistoso "taglio" nel muro che dal marciapiede arriva fino al punto più alto del piccolo ponte, attraversato quotidianamente da migliaia di mezzi visto che si tratta di uno snodo cruciale per le città che collega Terni con Borgo Rivo, Campitello e Gabelletta. 


«Ho chiesto ai tecnici - dice l'assessore Melasecche - che vadano immediatamente a visionare quella struttura e mi informino. Come ho loro chiesto una sollecita verifica sulla portata dei ponti di proprietà comunale. Ho chiesto anche di predisporre una lettera al Capo Compartimento Anas per avere assicurazioni su tutte le strutture sospese di loro competenza e che insistono sul nostro territorio a cominciare dal viadotto sopra Borgo Trevi che ha strutture molto alte e visto da sotto preoccupa alcuni cittadini. Il tema dei ponti - prosegue l'assessore Melasecche - e della loro reale portata è stato oggetto dell’incontro con l’AST qualche giorno fa insieme alla collega Salvati per esaminare e definire il miglior percorso possibile dei mezzi che trasportano coils ed altri prodotti siderurgici (peso a pieno carico circa 100 tonnellate) da Viale Brin al Tubificio e al Centro Finitura dopo la deviazione per i lavori in Via Alfonsine. In quella riunione i vertici dell’AST hanno dato assicurazione a loro volta che le verifiche da loro fatte (di routine per loro) tranquillizzano sulle strutture dei ponti (a cominciare dal Ponte d’oro, sulla  uscita posteriore dell’AST, su cui debbono passare i mezzi che lavorano per loro conto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero