TERNI «Mio fratello era una persona assolutamente normale, con una vita regolare, una famiglia che gli ha sempre dato sostegno, affetto, conforto. Non era un alcolista, come a...
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Una famiglia integrata. I suoi fratelli Geanina e Stefano, a Terni da anni con un lavoro e una vita serena, non hanno più lacrime. Aspettano l'esito delle indagini che hanno fatto scattare le manette ai polsi del ternano Andrea Arcangeli, 45 anni, sposato e padre di due figli. Reo confesso del delitto, Andrea ha passato 48 ore in cella per tornare ai domiciliari. In attesa dell'accesso della scientifica di Roma nel garage di via Mola di Bernardo, dove Andrea ha detto di aver freddato l'amico intimo Victor con una colpo di pistola alla tempia, i fratelli della vittima non si danno pace. Soprattutto perché Andrea, in casa Iordache, veniva considerato uno di famiglia.
La malattia del papà. «Mia madre non vuole crederci - dice Geanina con un filo di voce - Andrea per lei era come un figlio. Ha assistito nostro padre fino all'ultimo giorno di vita». Il racconto dei fratelli di Victor cade sulla malattia incurabile che ha colpito il loro papà. Era venuto a Terni a trovare i figli, ha scoperto di avere un tumore e pochi mesi di vita. Geanina e Stefano hanno preso una casa in affitto a Collescipoli per stargli vicino e curarlo. «Victor è andato a vivere con loro - racconta la sorella - e Andrea non lo ha lasciato un istante. Sapeva fare l'infermiere, si prendeva cura di mio padre, lo accompagnava a fare le chiemio. Quando gli chiedevamo di poter ricambiare tante attenzioni lui si mostrava offeso, ci diceva che lo faceva solo perché amava mio padre. In realtà, dopo la scomparsa di Victor, abbiamo saputo da una nostra parente che Andrea perseguitava mio fratello».
Rapporto non corrisposto Dopo la morte del padre, a novembre, Victor si è trovato a dover conciliare la sofferenza con la presenza nella sua vita di quest'uomo che non voleva accettare la realtà del loro rapporto. «A Marian piacevano le donne e avrebbe voluto una famiglia e dei figli. Non era omosessuale, con tutto il rispetto per queste persone - dice Geanina - semmai era perseguitato da Andrea che lo ossessionava con richieste alle quali tentava di resistere in tutti i modi. Facendogli capire che l'unica cosa che poteva concedere era la sua amicizia ma questo a lui non bastava. Aveva molte aspettative nei suoi confronti».
La sera della scomparsa Dopo che Victor sparisce nel nulla Andrea si comporta in modo strano. «E' andato da mia madre e le ha detto che Marian l'aveva accompagnato su un treno.
Il Messaggero