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TERNI - Minacce di morte e una sequela di insulti al sindaco, Stefano Bandecchi.
Frasi violente e farneticanti scritte a mano nella lettera di due pagine che questa mattina è stata fatta recapitare al sindaco nel suo ufficio di palazzo Spada.
Sarebbe stata spedita da Palermo e ora è in mano agli investigatori della digos, guidati da Marco Colurci, che stanno indagando a ritmo serrato.
Dopo l’arrivo della missiva a palazzo Spada, ora sotto sequestro e al vaglio della questura, sono arrivati i poliziotti di digos e scientifica per i rilievi di rito.
La lettera, dove al sindaco viene comunicato che sarà scannato e bruciato, porta la firma Nar, che ricorda l’organizzazione terroristica neofascista dei Nuclei Armati Rivoluzionari attiva negli anni settanta e sciolta più di 40 anni fa. Accanto una svastica disegnata male.
Le indagini della digos accerteranno se la missiva sia opera di un mitomane o se dietro la vicenda ci sia altro.
Stefano Bandecchi l’ha postata su instagram: «Morire non è la cosa peggiore che mi possa capitare - ironizza il sindaco - mentre sapere che ci sono dei dementi come voi in giro mi dà un po’ fastidio, ma spero di incontrarvi, così qualcuno tra noi scomparirà».
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