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TERNI – Ore 10, piazza Clai: luce naturale e artificiale insieme. Nonostante il caro energia e malgrado i conti di Palazzo Spada siano “fuori” di due milioni di euro, i lampioni restano accesi anche di giorno in molte parti della città. L’assessore al bilancio Orlando Masselli, nei giorni scorsi, ha annunciato l’arrivo di cinquecento orologi astronomici che consentiranno di modulare e quindi di ridurre i consumi dell’energia elettrica. Intanto si continua a spendere. A tenere acceso tutto anche oltre il necessario in attesa - ancora - di mettere a punto tutte le strategie di efficientamento energetico urgenti. E non sarà facile, considerato che il 40 per cento dell’importo in bolletta riguarda la pubblica illuminazione e che neanche la metà dei punti luce sono “intelligenti” . Su un totale di 21 mila, solo 7mila lampade sono al Led. «Finora - spiega Masselli - veniva utilizzato il meccanismo crepuscolare, in base al quale accensione e spegnimento erano legati al tramonto e all’alba. Orai procederemo con il sistema dell’orologio astronomico, molto più preciso e regolabile manualmente e, in futuro, anche da remoto». Uno sforzo – l’acquisto dei temporizzatori – che serve a poco se poi le luci restano accese anche quando non serve.
Il Messaggero