Forza Italia, Ferranti delegato a seguire le partecipate Dominici: «Nessun attrito con lui»

Il presidente Ferrante i il nuovo capogruppo di FI Lucia Dominici
La nomina della consigliera comunale Lucia Dominici a capogruppo di Forza Italia è filata via liscia come l'olio. La ricostruzione fatta dal Messaggero è stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La nomina della consigliera comunale Lucia Dominici a capogruppo di Forza Italia è filata via liscia come l'olio. La ricostruzione fatta dal Messaggero è stata messa in discussione dalla stessa Dominici, avvocato, 33 anni, alla sua prima esperienza in Consiglio comunale. In una nota la Dominici fa presente che tra lei e Ferranti, il presidente del Consiglio comunale, non è mai esista contesa per questa carica. Bene, ne prendiamo atto, ma nessuno aveva scritto il contrario. Piuttosto era stato fatto notare come la nomina a capogruppo della Dominici era arrivata dopo lo stop a Ferranti. Ma anche in questo caso non è andata così. Ferranti infatti non avrebbe mai voluto fare il capogruppo, visto che già ricopre il ruolo di presidente del Consiglio comunale. Al massimo si sarebbe sacrificato se non si fosse trovato un nome tra la Dominici e Federico Brizzi, dopo che l'ex capogruppo Raffaello Federighi sarà costretto a lasciare il Consiglio comunale per effetto della Legge Severino il prossimo 17 settembre. Ma l'accordo, al contrario di quanto è stato riferito al Messaggero, è stato trovato senza ricorrere a blitz per silurare Ferranti. 

Chiusa una porta, però, si apre sempre un portone. Perché in casa di Forza Italia c'è maretta per la decisione presa dai vertici regionali di affidare a Ferranti il ruolo di persona di riferimento del partito su Terni, per quello che riguarda i rapporti da tenere con la Giunta guidata dal sindaco Leonardo Latini in tema di partecipate. Una mossa che il coordinatore comunale di FI, l'assessore al commercio Stefano Fatale, non ha gradito, visto che si è sentito scavalcato. Incarico che il presidente Ferranti rivendica però con decisione, oltre a spiegare anche lui com'è andata la nomia della Dominici: "Vista la mia impossibilità non tecnica ma formale a svolgere il doppio ruolo ho chiesto alla Dominici di assumere l'incarico di capogruppo, dopo l'indisponibilità di Brizzi. Tra lunedì 10 e martedì 11 ho passato 3 ore al telefono per risolvere il nodo. Per quanto riguarda il compito che mi ha dato il coordinamento regionale - prosegue Ferranti - il tema riguarda le partecipate. Le scelte sulle municipalizzate del Comune di Terni debbono ispirarsi solo ai criteri di merito e competenza e che debbono essere oggetto di una valutazione collegiale della maggioranza e dei gruppi. Il Coordinamento regionale - spiega Ferranti - mi ha chiesto di riferire in tal senso e in tal senso riferirò. Coinvolgendo il gruppo consiliare e il suo vice capigruppo attuale presidente pro tempore".


La nota della Dominici "Il consigliere Ferranti in qualità di presidente ha chiamato me ed il collega Brizi per evidenziare l’esigenza di avere un capogruppo per i prossimi consigli. Stante l’impossibilità di Brizi e visto che ero già stata nominata VicePresidente, il gruppo ha deciso di nominare me nuovo Presidente del gruppo. Vorrei sottolineare che non c’è mai stata contesa tra me e Ferranti per questo ruolo".


Esordio con gaffePer la Dominici l'esordio da capogruppo di FI in Terza commissione in occasione dell'audizione dell'assessore Fabrizio Dominici non è stato dei migliori. Dopo averle dato la parola, il presidente Leonardo Bordoni, avvocato anche lui, ha bacchettato la collega di maggioranza perché "in maniera inusuale si è rivolta ai consiglieri di opposizione piuttosto che rivolgere una domanda all'assessore qui presente". Ma si sa, sbagliando si impara.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero