Per un pò ha tenuto poi è tornato a vestire i panni del picconatore. Così, l'assessore al bilancio Fabrizio Dominici, oltre a confermare lo stop alla...
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"I revisori dei conti – ha aggiunto Dominici – parlano di seri problemi di continuità aziendale, insomma mancano i soldi per comprare i farmaci". Sarà per questto che l'assessore ha fatto ben 44 osservazioni al bilancio di Farmacia Terni. "Se vengono utilizzati impropriamente i beni comuni ho l'obbligo di avviare azioni di responsabilità", ha sottolineato Dominici parlando del Fondo Falchi. "Ma non voglio aprire polemiche" si è affrettato a dire. E pensare che all'inizio l'intervento era filato liscio come l'olio. L'assessore Dominici aveva spiegato che la procedura di vendita delle farmacie comunali non poteva essere più fatta perché "l'azienda va risanata applicando una gestione manageriale che sappia rilanciare anche a livello nazionale Farmacia Terni. Vendere in queste condizioni non conviene". È questo il succo della delibera che la Giunta voterà lunedì per blocccare l'iter di dismissione avviato lo scorso anno dopo la ricognizione delle partecipate fatta dalla passata amministrazione. Una corsa contro il tempo visto che il 28 settembre scatterà la legge Madia se il Comune non farà retromarcia. "Se non verrà riconosciuto l'interesse generale delle farmacie comunali da parte del Comune la partecipata andrà in liquidazione", aveva messo in guardia il M5s nei giorni scorsi. "Quando mi accordo di sbagliare cambio idea", ha ammesso l'assessore Dominici un attimo prima di cominciare il corpo a corpo con il consigliere del Pd, Valdimiro Orsini.
"Assistiamo ai soli show dell'assessore che spara sentenze" ha attaccato Orsini. "Si rivolga all'autorità competente - ha aggiunto - se è vero quello che dice. È ingengeroso verso questa città quando parla di clientelismo diffuso senza fare nomi.
Il Messaggero