TERNI Fiori d'arancio oggi, anzi, d'accio, al posto della protesta, nella sala del consiglio comunale di Terni, da giorni presidiata dai lavoratori dell'Ast in...
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Un segnale di speranza. «Deve essere un segnale chiaro e forte per dare fiducia e speranza a tutti» ha commentato Rossi, che si è detto doppiamente emozionato. «Speriamo - ha aggiunto - sia di buon auspicio per noi e per Terni. È stato un caso che il nostro matrimonio si svolgesse proprio oggi qui, ma forse è stato anche un segno del destino per dare positività e per affrontare le cose con più sorriso». Un cenno alla vertenza è stato fatto anche dall'assessore comunale Emilio Giacchetti, che ha celebrato la cerimonia. «In un momento così delicato - ha detto - è bello che si riesca a guardare oltre le difficoltà e ad intraprendere un percorso insieme all'insegna della speranza e dell'amore». Dopo l'emozionato sì e gli applausi di parenti e amici, il rappresentante delle rsu dell'acciaieria Claudio Bartolini ha invece portato le congratulazioni agli sposi da parte degli altri lavoratori. «È positivo - ha sottolineato - che dentro una vertenza così brutta ci sia ancora un matrimonio, speriamo che sia di buono auspicio anche per la ripresa della trattativa».
La coppia - 41 anni lui, 38 lei, casalinga di origini sarde - ha anche due figli di sei e due anni, presenti oggi in sala, e ha espresso l'augurio di potersi sposare in chiesa il prossimo anno. «Sono momenti difficili, ma cerchiamo di tirare avanti» ha commentato l'operaio, prima di dare un nuovo bacio alla neo-moglie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero