Terni, al cenacolo San Marco progetti e proposte per gli eventi valentinaini

Terni, al cenacolo San Marco progetti e proposte per gli eventi valentinaini
Gli organizzatori del Valentine Fest chiamano a raccolta i ternani per parlare degli eventi organizzati in onore del patrono di Terni, per fare proposte, tracciare un...

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Gli organizzatori del Valentine Fest chiamano a raccolta i ternani per parlare degli eventi organizzati in onore del patrono di Terni, per fare proposte, tracciare un bilancio e vedere cosa è cambiato negli ultimi quindici anni, da quando molti di coloro che hanno organizzato il Valentine Fest diedero vita a Stravalentino, la rassegna di protesta, il contro festival, nato proprio per dare voce a chi non l’aveva e non trovava spazio nei cartelloni organizzati dal comune di Terni. Proprio in quell’occasione venne coniata la frase: “Chi ha ucciso San Valentino gli antichi romani o i moderni ternani?”

L’appuntamento è per domenica 10 marzo alle 17.30 al Cenacolo San Marco. Si partirà con la proiezione del film “Stravalentino” di Giacomo Moschetti a cui seguirà un incontro con i promotori di quell’esperienza e si darà spazio a tutto coloro che hanno qualcosa da dire.

«Abbiamo chiuso definitivamente Stravalentino – spiega Arnaldo Casali, che con Alban Guillon ha animato tutte e sei le edizioni del Festival – quando ci siamo accorti che una manifestazione di protesta si stava istituzionalizzando al punto che rispondendo alle critiche sugli eventi valentiniani, Di Girolamo citava StraValentino come esempio virtuoso di valorizzazione del Santo. Da allora sono passate altre due amministrazioni – quella Latini e ora quella Bandecchi – gli assessorati agli eventi valentiniani e alla cultura hanno smesso di farsi concorrenza, uniti sotto lo stesso assessorat: si sono succeduti Andrea Giuli – che aveva partecipato più volte come artista a StraValentino,  Maurizio Cecconelli, Riccardo Corridore e ora Michela Bordoni mentre in Diocesi si sono succeduti tre vescovi Vincenzo Paglia, Giuseppe Piemontese e Francesco Soddu ed è nato un Comitato scientifico incaricato di selezionare gli eventi da promuovere. Ma tutto questo è servito a cambiare le cose?»

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Il Messaggero