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Ternana data come vicina a Luca D'Angelo, ma la certezza non è mai arrivata. Un nome rimasto caldissimo per diverse ore per la panchina delle Fere, senza che la pista prendesse mai davvero consistenza. E così, nell'ultima domenica di ferie per i calciatori e alla vigilia della settimana che potrebbe portare la squadra al raduno allo stadio Liberati pochi giorni prima della partenza per il ritiro di Cascia, siamo ancora alle prese con il toto-allenatore. Adesso, oltre a quello di D'Angelo, si fanno pure altri quattro o cinque nomi di papabili. In lizza, stando alle indiscrezioni, anche Salvatore Bocchetti e Giovanni Stroppa, ma sono venuti fuori pure il fresco ex allenatore del Perugia Fabrizio Castori e Roberto Venturato. Più timida, invece, l'ipotesi del ritorno di Fabio Liverani. Potrebbe arrivare oggi una svolta con la scelta definitiva. In ogni modo, di tempo ce ne sta poco. La Ternana deve fare in fretta per non lasciare per troppo tempo vacante il posto da allenatore. E così, per il direttore sportivo Luca Leone, si è profilato un fine settimana di quelli in cui non ci si annoia, a caccia di allenatori. Di certezza, intanto, ce ne sta una sola: Aurelio Andreazzoli non allenerà la Ternana nel 2023-2024. Ma la ricerca del nuovo tecnico si è rivelata sin da subito non facilissima. Col passare delle ore, il ventaglio dei nomi per la panchina della Ternana sembrava essersi ristretto a cinque o sei nomi. In cima alle preferenze, proprio D'Angelo, abruzzese come il direttore sportivo Luca Leone e suo compagno di squadra ai tempi del Chieti. Ma se ieri mattina sembrava esserci la certezza che si stesse chiudendo con lui, col passare delle ore questa certezza è andata sempre diminuendo. A contribuire ad allontanarla, il fatto che non arrivavano notizie ufficiali su un eventuale ingaggio, né si affacciavano comunicazioni sulle dimissioni di Andreazzoli. Quest'ultimo, comunque, ha già fatto conoscere alla nuova dirigenza (che diventerà tale dopo il closing del passaggio delle quote da Unicusano) tutti i suoi dubbi e tutte le sue perplessità sui programmi per la stagione. In mancanza di un progetto non ancora ben definito e delineato, il pensiero è stato quello di rinunciare all'incarico avuto più di un mese fa. D'Angelo è un profilo che piace. Forse quello che piace di più. Probabilmente, la prima scelta. Ma ha anche un ingaggio piuttosto alto. Stride - e non poco - con l'intenzione della nuova proprietà di attuare una politica volta al risparmio e al taglio di costi e ingaggi.
Il Messaggero