OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Tempo di tirare le somme sul campionato della Ternana. Dal risultato, poi, partirà l'annunciata rivoluzione. Quella che il presidente Stefano Bandecchi, non soddisfatto, intende fare. La società è pronta a intervenire in maniera sostanziosa per voltare pagina. Mentre sta passando l'ultima settimana effettiva della stagione 2022-2023, nella quale anche la squadra ha terminato gli allenamenti e calciatori e staff tecnico sono stati lasciati liberi di andare in vacanza, tracciando la riga immaginaria per fare i conti, potremmo parlare più di sottrazioni che di somme. Perché la Ternana, in questo 2022-2023, ha avuto un rendimento che è tra i più bassi delle ultime dodici stagioni. E questo, nonostante gli sforzi economici della società, sia nella gestione che negli investimenti fatti negli ultimi due anni per allestire la squadra. Peggio di quest'anno è stato fatto solo nel 2017-2018, terminato con il disastroso esito della retrocessione all'ultimo posto in classifica dalla serie B alla serie C. Questo si deduce analizzando il rendimento della squadra in campionato e prendendo come parametro di riferimento la media di punti a partita. I numeri non sbagliano. Sono freddi e persino impietosi. I punti della Ternana sono stati 43, in 38 partite. La media è di appena 1,13 punti per gara. Passo indietro rispetto a un anno fa, quando si finì il campionato nella stessa serie e con lo stesso numero di partite con 54 punti, ben 11 più di quest'anno e con 1,42 di media. Colpa di un campionato più difficile e di livello più alto? Probabilmente. Ma è stato fatto un passo indietro anche alla luce degli obiettivi iniziali. Dal «silenziosamente ambiziosi» del 2021-2022 con la società non soddisfatta di un decimo posto e dei playoff alla fine persino sfiorati, si è passati a «la serie A senza se e senza ma» del 2022-2023 con il risultato finale del quattordicesimo posto a tre soli punti dai playout. Rispetto all'anno scorso, si sarà pure preso qualche gol in meno (52 contro i 61), ma le reti fatte sono scese vertiginosamente dalle 58 dell'anno scorso alle 37 di quest'anno. Con tre sconfitte in più (17 contro 14) e pure con quattro vittorie di meno (11 contro 15) nonostante quella striscia di 5 successi di fila in autunno. Tornando alla media punti, il rendimento di quest'anno, penultimo negli ultimi dodici anni, è riuscito a superare in negativo persino le pur basse medie di punti di altri due campionati aridi.
Il Messaggero