Sconfiggere un nemico. La priorità, oggi è questa. Altro, che calcio. «La salute, prima di tutto». Il calcio, dopo. Il nemico si chiama Covid 19. Per...
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Ricominciare, sarà possibile? «Solo in condizioni di sicurezza per la salute. Con le giuste precauzioni, quando sarà il momento si potrà ricominciare ad allenarsi. Poi, solo successivamente tornare a giocare». Si ipotizza la ripartenza per il 4 maggio. «Forse la serie A, ammesso che poi tutte le società abbiano strutture di proprietà da far sanificare e da utilizzare. La ripartenza della serie C, ritengo che possa essere l'ultimo step e possa avvenire solo successivamente. Consideriamo che tutte le sessanta società dovrebbero essere in grado di ripartire e, con noi, dovrebbero ripartire Primavera e Berretti, anche per garantire ricambio alle prime squadre in caso di necessità. Facciamo parte di una lega e vedremo come ci si muoverà». Nell'attesa, Leone parla di come sta vivendo l'emergenza, impegnato in prima linea nelle attività sociali della Ternana. «La consegna dei pacchi alimentari prosegue. Questo, è il minimo che possiamo fare per il nostro presidente, Stefamo Bandecchi. E' lui che ha voluto queste iniziative dimostrando grande attaccamento verso la città e noi siamo il suo braccio operativo. Ci troviamo a vedere da vicino situazioni di difficoltà. Poter regalare un sorriso e del conforto a persone anziane e sole e a famiglie in difficltà e senza lavoro, è la cosa che più conta». E' così, che Leone combatte contro il virus che ha colpito la sua famiglia. «Io oggi – dice – penso a mio padre e a quanti, come lui, sono morti. Una generazione di persone che avevano lavorato duro per creare la società in cui viviamo, con tanti sacrifici, soffrendo anche momenti difficili e superandoli. Non meritavano, di andarsene in questo modo, da sole, senza i loro cari vicino. Ora, quello che conta è superare questo momento. Gli italiani sono un grande popolo e hanno un grande cuore. Sono sicuro che sapranno uscirne fuori presto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero