TERNI «L’amministratore di condominio non si erge a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TERNI «L’amministratore di condominio non si erge a sceriffo, non ha funzione di vigile e non è un dipendendente dell’azienda speciale multiservizi». Nelle parole di Rosario Lionetto, presidente provinciale Unione nazionale amministratori di immobili, c’è tutta la rabbia di inquilini, condomini e consumatori, furiosi dopo l’avviso di Asm sull’imminente stangata rifiuti. Il salasso della Taric riguarderà 1.700 condomini, circa 19.000 utenze, la metà del totale di Terni. Romeo Poddi dell’associazione nazionale amministratori immobili rincara la dose: «Siamo tempestati di telefonate da parte di cittadini terrorizzati. Quello che ci ha dato più fastidio nel volantino di Asm, mandato tra l’altro senza preavviso, è quando si dice di rivolgersi agli amministratori. Se ne lavano le mani in un momento, peraltro, decisamente poco opportuno». Le associazioni di categoria contestano il tentativo di Asm di delegare all’amministratore di condominio obblighi che non gli spettano. «Sarebbe opportuno da parte di Asm e non dell’amministratore provvedere alla verifica dei codici a barre identificativi dei singoli condomini - continua Lionetto - l’amministratore non è un dipendente dell’azienda speciale multiservizi, non si erge a sceriffo nei confronti dei condomini e non ha funzione di vigile che può comminare sanzioni. Non è l’amministratore a dover rappresentare il condomino, l’Asm invece ha l’obbligo di rispondere in quanto la raccolta rifiuti è rivolta al singolo cittadino e di esclusiva spettanza comunale». Sotto accusa il sistema di tariffazione che paradossalmente penalizza le buone prassi e scarica sui cittadini virtuosi. «Questa richiesta nasconde inefficienza e una cattiva strutturazione della Taric - rileva Mauro Cingolani dell’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari - il calcolo tra i condomini in base ai millesimi dell’immobile va contro lo spirito della legge, ovvero premiare chi è virtuoso. E’ evidente che si perde la tracciabilità nel momento in cui i rifiuti finiscono tutti nel cassonetto condominiale. Tutto questo aumenta il caos e genera incertezza». E così, al caro energia, i ternani dovranno anche aggiungere il caro rifiuti. «Anno dopo anno miglioriamo la raccolta differenziata ma la tariffa anzichè diminuire aumenta - dice Rossano Iannoni del Sunia - è il momento meno opportuno per i rincari: la gente prima deve mangiare e curarsi, poi eventualmente pagare servizi e affitto.
Il Messaggero